Roma - Mette in chiaro "non ho la bacchetta magica e non prometto miracoli" e affronta di petto le polemiche legate alla sua nomina a Commissario alla ricostruzione post terremoto: "Lasciamo stare l'Emilia, giudicate me e quello che ho fatto io", e' la mossa di partenza di Vasco Errani. Insorgono centrodestra e M5S, la Lega si divide tra l'intransigenza di Salvini e il profilo istituzionale di Maroni, e lui avverte che "non avrei mai accettato un incarico in chiave di dialettica tra maggioranza e minoranza del Pd. Credo di averlo dimostrato sul campo. Oggi non sono un uomo del Pd, ma delle istituzioni". "Io - sottolinea - so cosa e' un terremoto, e quindi prima di tante altre cose viene un elemento: la credibilita' delle persone. Saro' lontanissimo dalle polemiche, anche se paghero' un prezzo. Rispondo solo a governo e istituzioni". E allora testa bassa e al lavoro, con un'altra precisazione: "I centri storici? La loro ricostruzione richiede un impegno di medio periodo. Nemmeno mago Zurli' potrebbe garantire una soluzione in tempi rapidi... La prima cosa per me e' andare nel cratere, vedere e capire. Non saro' un commissario calato dall'alto". "Non bisogna cedere alla rassegnazione e anzi bisogna tenere alto lo spirito delle comunita'. E questo soprattutto in questa fase difficile nella quale si deve superare l'emergenza, passando ad una fase intermedia in cui occorre tenere uniti i territori colpiti dal sisma e allo stesso tempo impostare la ricostruzione", e' l'appello che lancia agli amministratori dei comuni dell'Ascolano e di altre zone delle Marche, incontrati ad Arquata del Tronto dal Commissario alla ricostruzione Vasco Errani. Per l'ex governatore le priorità del momento sono due: "ricostruire bene tutti insieme, coinvolgendo comuni, sindaci e istituzioni locali. E salvare le identità dei territori e delle comunità colpite dal sisma". Nessuna idea o azione calerà dall'alto - ha aggiunto - e tutte le risorse necessarie dovranno essere impiegate in maniera giusta senza spendere un euro in meno ma neppure in euro in piu'. E questo dovrà essere fatto nella trasparenza e nella legalità.
Vasco Errani, l'ex governatore che tenne botta
Le polemiche si diceva. "Con la nomina di Vasco Errani a Commissario straordinario del governo per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma Renzi cerca di risolvere i problemi interni al suo partito. Una scelta dettata da un puro tornaconto tutto interno al Partito Democratico e che e' una falsa partenza per il dopo sisma", e' la linea di FI nelle parole di Daniela Santanche'. "Non condivido la scelta di Errani in quanto la ricostruzione in Emilia ha palesemente fallito. Si tratta di una nomina politica che serve solo a ricucire il Pd". Cosi' il deputato M5S Vittorio Ferraresi spiega le ragioni della contrarieta' dei 5 Stelle alla nomina. Ferraresi, deputato emiliano, attacca: "In Emilia dopo 4 anni sono circa 3mila le famiglie e piu' di 8mila le persone fuori dalle proprie case. Inoltre, migliaia di imprese attendono ancora contributi e hanno delocalizzato o hanno chiuso per colpa di un sistema burocratico impossibile" accusa facendo riferimento all'impegno assunto da Errani per un sistema meno burocratico possibile. "Terremoto, il bugiardo Renzi ha nominato Errani (disastroso ex governatore dell'Emilia, dimesso) commissario per la ricostruzione. Che schifo, il PD lottizza persino i terremoti", scrive su Facebook il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini. Ma il Governatore della Lombardia, Roberto Maroni, dice "prendo atto della nomina di Errani che conosco e stimo a commissario per la ricostruzione". Una nomina dunque sulla quale l'ex ministro dell'Interno "ribadisco, sono d'accordo. A lui - conferma - ho gia' garantito la massima collaborazione da parte della Regione Lombardia".
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Di Errani parla come della "scelta migliore possibile per esperienza, competenza e sensibilita'" il presidente della Regione Emilia Romagna, e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. "Io credo che la risposta di Vasco Errani sia anche la risposta del governo", sottolinea Claudio De Vincenti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Ed e' proprio Matteo Renzi a dire che "Errani di fronte al terremoto in Emilia Romagna e' uno che si e' tirato su le maniche e ha tenuto botta, come dicono in quella regione". "L'esperienza e' fondamentale e quindi per questo motivo e' stato nominato commissario per la ricostruzione. Errani ha lavorato molto bene", garantisce il premier. (AGI)