Roma - Il mondo politico internazionale si schiera con Erdogan, dopo il fallito colpo di Stato in Turchia. Oggi il presidente del Consiglio Matteo Renzi esprime "sollievo" per gli sviluppi in corso in Turchia. "La preoccupazione per una situazione fuori controllo in un partner Nato come la Turchia oggi lascia spazio al prevalere della stabilita' e delle istituzioni democratiche", sottolinea Renzi. "Auspichiamo che non ci siano rovesci e pericoli per la popolazione e per tutti gli stranieri presenti in Turchia", prosegue il premier, nella convinzione che "liberta' e democrazia siano sempre la via maestra da seguire e difendere". Il ministro degli Affari esteri, Paolo Gentiloni, ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo turco Mevlut Cavusoglu per esprimergli "la soddisfazione per il prevalere della mobilitazione popolare e della difesa delle istituzioni" nel corso del tentato colpo di Stato. Lo ha riferito la Farnesina. Cavusoglu, che parlava dalla capitale Ankara, ha confermato il fallimento del tentativo che ha definito terroristico.
Anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha elogiato pubblicamente il "forte sostegno alla democrazia" di cui hanno dato prova i turchi nel scendere massicciamente in piazza la notte scorsa contro il fallito tentativo di colpo di stato militare. "Mi complimento per il forte sostegno dimostrato dal popolo e da tutti i partiti politici per la democrazia e per il governo democraticamente eletto della Turchia", ha affermato Stoltenberg via Twitter. L'Allenza durante la fase in cui le sorti del golpe erano ancora incerte aveva mantenuto un atteggiamento defilato, escludendo un'immediata convocazione di emergenza del Consiglio Atlantico.
In campo internazionale messaggi di appoggio a Erdogan sono enuti ieri da Obama e dalla Merkel, e oggi dalla Gran Bretagna di Theresa May. A golpe in corso, Barack Obama è intervenuto ieri sera e si è schierato al fianco del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Pur senza citarlo il presidente americano ha dichiarato che va sostenuto "il governo turco democraticamente eletto" e rivolgendosi a tutte le parti Obama si e' appellato "per scongiurare le violenze e bagni di sangue".
Il governo tedesco ha dichiarato, attraverso il suo portavoce Steffen Seibert, il suo appoggio al "governo eletto" della Turchia, dopo il tentativo di colpo di Stato. La cancelliera tedesca Angela Merkel e' "in contatto permamente" con suoi ministri degli Esteri, Frank Walter Steinmeier, il vicecancelliere e titolare dell'economia,Sigmar Gabriel, e il ministro della cancelleria, Peter Altmaier. Il portavoce della Merkel, che e' a Ulan Bator, per il Forum Asia Europa Asem, gia' venerdi' notte aveva espresso il sostegno "all'ordine democratico" in Turchia e fatto un appello a "fare tutto il possibile per proteggere le vite umane".
Il neo-ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, ha rassicurato Ankara sul "sostegno" di Londra al "governo democraticamente eletto in Turchia", telefonando direttamente al ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu. Nelle scorse settimane, prima del referendum sulla Brexit, la Turchia era stata piu' volte al centro dei discorsi di Johnson, uno dei leader del fronte del Leave, che piu' volte aveva agitato lo spauracchio di Ankara nell'Unione europea evocando il rischio di flussi migratori massicci fra il Paese e il Regno Unito. Proprio per questo, pochi giorni fa le reazioni della diplomazia e del governo di Ankara alla nomina di Johnson al Foreign Office erano state molto stizzite.