Roma - Appello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a fare "piena luce" sulla strage di Ustica, rimuovendo le "opacità persistenti". In occasione del 36mo anniversario della strage del 27 giugno 1980 in cui morirono 81 persone, il capo dello Stato ha scritto un messaggio a Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime del Dc9 Itavia, per esprimere "vicinanza e sostegno nell'instancabile impegno, che in 36 anni mai e' venuto meno, per tenere viva la memoria e per continuare a cercare di gettare piena luce sulla tragedia". "E' una domanda di giustizia - prosegue Mattarella - quella che le famiglie rappresentano. A questa domanda devono corrispondere, con serieta' e dedizione, le istituzioni nazionali e quelle estere chiamate a collaborare, perche' le nostre democrazie si fondano su valori e diritti che non possono sottrarsi al criterio della verita'. Nell'auspicio che passi avanti possano ancora essere compiuti, e che si riescano a rimuovere le opacita' purtroppo persistenti, rivolgo a voi il mio saluto unito al sentimento piu' profondo di solidarieta'".
Il senatore di Idea Carlo Giovanardi ha ricordato che "la sentenza della Cassazione del 2006, passata in giudicato, non soltanto ha assolto i generali dell'Aeronautica da ogni addebito, ma ha anche bollato come da fantascienza l'ipotesi di un missile o di una battaglia aerea come causa dell'abbattimento del DC9 Itavia". Giovanardi ha lamentato che "carte fondamentali per capire l'accaduto non sono ancora divulgabili in quanto coperte dalla denominazione 'segretissimo'". "L'Italia, nel frattempo, non ha presentato il final report sull'incidente all'Icao, come ogni Paese civile è tenuto a fare, dopo che l'ultima autorevole perizia nel processo penale, firmata dagli 11 più famosi esperti aeronautici del mondo, mai contraddetta successivamente in sede tecnica, ha dimostrato essere stata l'esplosione di una bomba nella toilette di bordo la causa dell'abbattimento", aggiunge. "Altro che ricerca della verità! Purtroppo in questo caso il pervicace rifiuto di mettere a disposizione degli storici e dell'opinione pubblica la documentazione dell'epoca dimostra che più che a scoprire la verità si continuano a sceneggiare film di fantascienza su inesistenti battaglie aeree e fantasiosi missili", ha insistito Giovanardi.
Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha invitato Mattarella a sollecitare lui stesso allora la desecretazione di molti atti relativi a quel tragico 1980. "Noi abbiamo letto quelle carte con il vincolo del segreto", ha afermato, "da li' si sa molto sui veri autori di stragi che caratterizzarono quella drammatica stagione. Anche di Ustica si capisce molto di piu'. Noi siamo vincolati dal segreto, ma questo mistero va rimosso. Le carte parlano, Presidente Mattarella. Ed e' tempo che tutti le possano conoscere. A tutti questi anni di distanza occultare la verita' e' veramente grave". (AGI)