Roma - "Noi cerchiamo di fare delle cose per l'Italia. Se hai paura di andare controcorrente devi fare un altro mestiere". Potrebbe essere riassunta in questa frase la filosofia di Matteo Renzi, che coglie l'occasione della diretta informale a Radio 105, a colpi di tu con i conduttori e battute sulla musica d'attesa al centralino di Palazzo Chigi, "la stessa dal '72", per ricordare una volta di piu' che "se per un anno e mezzo, da qui alle elezioni, si lavorasse per rendere l'Italia un po' piu' semplice, io penso che l'Italia, in questo casino planetario, sarebbe il Paese piu' figo del mondo". Una moratoria delle polemiche avanzata piu' volte e riproposta all'indomani del caso Boschi. "Quale sarebbe la gaffe?", contrattacca il presidente del Consiglio ridimensionando la polemica scatenata dalle parole di Maria Elena Boschi sul voto al referendum dei "veri partigiani". "Il Pd - ironizza il presidente del Consiglio e segretario Dem - litiga su tutto perche' siamo degli esperti e siamo un partito democratico e, quindi, al nostro interno discutiamo. Secondo me - ironizza - ci abbiamo preso un po' gusto perche' non c'e' mai una volta in cui riusciamo a passare una giornata senza discussioni interne. Anche se - e qui la frecciata e' a M5S - voi direte sempre meglio cosi' che con le espulsioni per email". "Quanto al merito - riprende Renzi - non vedo ne' gaffe ne' particolari polemiche. L'Anpi, cui va tutta la nostra stima e amicizia, ha deciso di votare no al referendum. Posizione del tutto legittima, e all'interno molti partigiani, anche tra quelli che hanno fatto la Resistenza perche' - osserva ancora - sapete che si possono iscrivere all'Anpi anche i piu' giovani perche' purtroppo non e' che ce ne sono piu' tantissimi di quelli del passato, e io stesso mi sono iscritto appena diventato sindaco per dare continuita', con la mia citta' Medaglia d'oro della Resistenza". Dunque "io dico solo che ci saranno veri partigiani che al referendum voteranno si', veri partigiani che voteranno no e che noi li amiamo e rispettiamo tutti". Un fuoco polemico nel quale finisce, e al quale risponde, anche Giorgio Napolitano: "Ci vuole liberta' per tutti e nessuno puo', pero', dire 'io difendo la Costituzione votando no e gli altri non lo fanno', perche' questo offende anche me. Mi reca un'offesa profonda". Clima caldo, fonte di una flessione del gradimento? "Quello non si misura sui 'social' ma nei passaggi elettorali, e lo dice uno che i social media li adora", assicura Renzi. "Ho preso un fracco di voti alle Primarie e in Parlamento c'e' chi c'e' entrato con 122 clic, o nascosto in mezzo alle liste, senza metterci la faccia. Molti di questi sai come vanno a casa quando scelgono i cittadini e non un blog...", taglia corto. (AGI)