Roma - Da sempre impegnato per i diritti dei detenuti, Marco Pannella era l'alfiere di associazioni come Antigone e Nessuno tocchi Caino, tanto che per il suo ultimo compleanno aveva voluto ricevere oltre al ministro della Giustizia Andrea Orlando, anche alcuni detenuti. "Il suo impegno per i diritti di tutti, in qualsiasi condizione si trovino, e' divenuto un patrimonio culturale del nostro paese, patrimonio nel quale si inserisce anche il nostro lavoro" ha ricordato il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della liberta' personale. "Sono state la sua determinazione e il suo coraggio a togliere dall'oblio la questione carceraria e le vite dei detenuti. Ogni qual volta andiamo nelle carceri c'e' sempre qualche detenuto che evoca Marco, lo cita, spera nelle sue battaglie. Le sue lotte non erano mai fine a se stesse, c'era sempre un obiettivo, una proposta". aggiunge Patrizio Gonnella, presidente dell'associazione Antigone, ricorda Marco Pannella. "Tante volte con lui - aggiunge Gonnella - ci siamo ritrovati a discutere sul che fare, su come arrivare a un provvedimento di clemenza o ad una diversa attenzione pubblica sui nostri temi. A lui dobbiamo l'attenzione che negli ultimi anni le televisioni hanno concesso ai diritti legati alle carceri. Le nostre condoglianze a tutte le amiche e gli amici dei Radicali con cui tante lotte abbiamo condiviso. Domani ricorderemo Marco Pannella in occasione del convegno da noi organizzato presso la Camera dei Deputati, 'Dignita' e diritti umani nei luoghi di privazione della liberta''". (AGI)
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