Roma - "Credo che Marco manchera' a tutti. Manchera' a questo Paese, manchera' persino agli avversari. Penso che tutti gli riconoscano che la sua forza e inventiva, aiutato da molti di noi, hanno reso piu' libero e piu' consapevole questo paese". Cosi' Emma Bonino ricorda Marco Pannella da Radio Radicale. "Non ha mai avuto in vita - dice anche l'ex ministro degli Esteri, e storico esponente Radicale - i riconoscimenti adeguati. Forse nessuno glieli hai mai attribuiti".
"Questo paese - prosegue Bonino - molto lo ha amato ma poco ha riconosciuto i suoi meriti". "Marco non era un mediocre, era un grande, un grande nelle sue intuizioni e anche nelle debolezze" aggiunge. "Ci manchera'. Manchera' a questo paese piu' che a noi Radicali che lo abbiamo imparato, digerito, fatto nostro... il senso delle istituzioni, delle regole, dello stato di diritto che ovviamente serve ai piu' deboli, ai piu' fragili perche' i potenti lo ritengono molto spesso un intralcio" continua. "Molti diranno di lui che aveva senso dello spettacolo, dello sberleffo, del pretesto ma non era cosi' - osserva - era molto piu' profondo: questo suo modo di usare il corpo, per esempio, nella prassi della non violenza". Quindi, conclude: "per il momento dico questo, avremo veramente tempo... Per il momento la mancanza, il dolore ma la consapevolezza grave che manchera' veramente a tutti".
E sulla stessa linea le parole di Roberto Calderoli che sottolinea come "non averlo nominato senatore a vita e' stata un ingiustizia palese e adesso e' troppo tardi per riparare". "Resta solo il rammarico - dice il vicepresidente del Senato ed esponente della Lega - che in tutti questi anni, nonostante si siano susseguiti diversi presidenti della Repubblica, nessuno di loro si sia sentito in dovere di nominarlo senatore a vita, quando invece Marco ne aveva tutte le caratteristiche e i meriti: invece al suo posto sono state nominate persone che addirittura in Senato non si fanno mai vedere". (AGI)