Napoli - "Impegni concreti e una certezza: mai più soldi europei buttati via. Firmato oggi il primo patto per il sud". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio. Con 15 Patti per il Sud, che coinvolgono regioni e città metropolitane del Mezzogiorno "è finito il tempo degli sprechi di denaro, rottamiamo gli sprechi". A dirlo a Napoli, firmando il Patto per la Campania con il presidente Vincenzo De Luca, Matteo Renzi. "E' un lavoro molto serio - premette - metterci nome faccia a garanzia del nostro impegno. L'epoca degli sprechi va in soffitta, rottamiamo gli sprechi".
"E' finito il tempo in cui si buttano via i fondi europei - aggiunge il premier, ricordando che sono stati recuperati per questi Patti risorse strutturali non spese delle annualità 2007-2015 - il lavoro di controllo costante di istituzioni e cittadini consentirà di monitorare voce per voce, capitolo per capitolo. E' finito il tempo in cui il denaro si butta via".
Già 13 dei 15 Patti per il Sud sono a buon punto, e il primo che si firma è quello per la Campania. "Speriamo che anche gli ultimi due vadano in porto. Le nostre porte sono sempre aperte. Manca solo la città di Napoli e la Regione Puglia, e poi siamo a posto". Un riferimento, per molti cronisti, alla persistente contrapposizione tra il presidente del Consiglio e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che oggi non era in Prefettura.
Non una "episodica presenza" quella delle istituzioni a Napoli, sostiene Renzi. Dopo la recrudescenza della violenza dei clan, che nei giorni scorsi ha portato a un raid con 2 morti e 3 feriti, il presidente del Consiglio annuncia per la prossima settimana la presenza del ministro dell'Interno, Angelino Alfano alla riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. "Ho parlato con il ministro dell'Interno - dice - che si è detto disponibile a partecipare di nuovo al tavolo in Prefettura per dare il senso della vicinanza e della presenza delle istituzioni e verificare tutto ciò che può essere ulteriormente fatto. Una presenza non episodica da parte di tutte le istituzioni". (AGI)