Roma - "Conosco un metodo infallibile per non avere in maggioranza Alfano e Verdini: vincere le elezioni, cosa che nel 2013 non è accaduta": il premier, Matteo Renzi, ha risposto così alle polemiche interne al Pd per il sostegno di Ncd e Ala al suo esecutivo. Intervenendo al congresso dei Giovani democratici, Renzi ha osservato: "Sembra si siano svegliati tutti insieme, ma Alfano e Verdini hanno votato la fiducia come era accaduto col governo Letta e il governo Monti". In ogni caso, ha sottolineato, "la prossima volta le elezioni le vinceremo e i voti del centrodestra non ci saranno". "Mi resta l’ambizione", ha aggiunto rivolgendosi alla minoranza dem, "di non discutere di piccole beghe ma di temi più grandi. Ma su questo facciamo i conti domani» in direzione. Una frase, quest'ultima che non è piaciuta al senatore della minoranza Pd, Federico Fornaro: "Non e' una frase che dovrebbe uscire dalla bocca del segretario di un grande partito della sinistra europea", lo ha rimbottato, "Renzi ricordi che, da sempre, un segretario convoca la direzione del suo partito anche per ascoltare le ragioni della minoranza e per ricercare una sintesi unitaria, a maggior ragione alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali".
TRIVELLE - Renzi ha affrontato anche il tema delle trivellazioni. "Per il referendum spero ci sia la massima informazione", ha affermato. Poi ha chiesto alla platea: "Sapete qual e' il quesito? Non e' volete vivere in un mondo energeticamente meraraviglioso con pale eoliche e pannelli solari o in un mondo col petrolio che vi esce dalle orecchie?. Il quesito e' volete fermare le attivita' quando scadono le concessioni anche se li' c'e' ancora gas e petrolio? Noi pensiamo che finche' ce n'e' si debba continuare. Si vota il 17 aprile perche' lo prevede la legge. Perche' la legge richiede che ci sia un quorum e siccome bisogna anche garantire la possibilita' che il quorum non ci sia si fa in un giorno diverso dalle elezioni amministrative". Per Renzi, "questo referendum non e' no triv, e' no spreco. Vogliamo buttare via 300 milioni di euro? Quando andrete a votare pensate che sono a rischio 10.000 posti di lavoro".
MAFIA - In vista del voto a Roma, il premier ha lamentato che "c'e' chi utilizza il riferimento a Mafia capitale per farci campagna elettorali. Dove c'e' mafia una politica seria non si rinfaccia l'un l'altro le responsabilita' ma tutti insieme si lotta. Pensare che di fronte a martiri della camorra come don Diana ci si possa tirare addosso tra partiti come ha fatto ieri il vicepresidente della Camera e' una cosa meschina. Non consentite allo scontro politico di arrivare al punto di essere cosi' tristemente meschina da strumentalizzare quello che dovrebbe unire". (AGI)
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