Roma - Beppe Grillo è stato citato in tribunale da tre attivisti cinque stelle esclusi dalle consultazioni per il Campidoglio e poi espulsi dal Movimento. I tre chiedono di essere riammessi e di annullare le Comunarie di Roma.
Gli attivisti 'ribelli' sono Paolo Palleschi, Roberto Motta e Antonio Caracciolo, il ricercatore della Sapienza che era stato escluso per le sue dichiarazioni negazioniste. Palleschi, che oltre ad essere attivista è anche avvocato, spiega all'Agi: "Questa mattina abbiamo iscritto al tribunale civile di Roma una causa contro il Movimento 5 Stelle rappresentato nella persona di Beppe Grillo. E abbiamo chiesto la dichiarazione di nullità delle espulsioni dal Movimento". Quindi, prosegue Palleschi: "Abbiamo chiesto che il giudice ordini a Grillo la riammissione degli esclusi e quindi la possibilità di ripetere le Comunarie" di Roma dove ha vinto la candidata Virginia Raggi.
"Abbiamo chiesto - aggiunge ancora Palleschi - che la cosa venga trattata con urgenza". Quindi, la decisione potrebbe arrivare entro un mese. Anche un gruppo di esclusi M5S di Napoli dovrebbe presentare a breve ricorso, forse gia' domani.
Il ricorso in tribunale degli attivisti espulsi da M5S ed esclusi dalle Comunarie di Roma? Il Movimento 5 Stelle risponde ostentando tranquillita'. "E' curioso che il promotore dell'iniziativa sia chi fino allo scorso anno era pubblicamente vicino ad altri partiti. Sembra più che altro una ricerca di visibilità strumentale. Ma a noi queste cose non ci preoccupano, bensì ci preoccupiamo per Roma. Continueremo ad andare avanti per la nostra strada con determinazione per cambiare il volto di una città che merita il proprio riscatto".
Il deputato M5S Danilo Toninelli parlando con l'Agi si limita a dire: "Non abbiamo nessun tipo di preoccupazione. Valuteremo e casomai anche noi seguiremo le vie legali, tranquillamente". (AGI)