Roma - "Quelli che oggi chiedono rispetto della storia del centro sinistra e dell'Ulivo sono quelli che hanno distrutto centro sinistra e Ulivo consegnando l'Italia a Berlusconi". Lo ha detto Matteo Renzi a Classe democratica, la scuola di formazione del Pd. "C'è una parte del mondo politico italiano che vuole mettere in discussione le primarie. Le primarie sono un presidio di democrazia per tutti. Quello che non va deve essere combattuto, io sono d'accordo se vogliamo rivedere le regole". Rivedere le regole non significa abolire le primarie perché "Siamo pronti a discutere di tutto. Vogliamo eliminare l'euro per votare alle primarie? Va bene. Io sono il più laico possibile. Ma non concedo mezzo millimetro allo strumento delle primarie perché l'alternativa sono i capibastone".
Il presidente del Consiglio ha sottolineato: "Se io sono qui è perché ho vinto le primarie del 2013. Ma se sono qui è perché ho saputo perdere quelle del 2012. Poi sento dire che se ci vanno troppe persone votano i cinesi, se ce ne vanno poche sono un fallimento...ma fatevele voi le primarie". Quanto alle rivendicazioni di Bassolino, "La questione di Napoli è complicata. Non per le primarie ma per Napoli. Ci sono possibilità che devono riaprirsi in una zona meravigliosa. Napoli e la Campania hanno tutto per ripartire, penso all'alta velocità Napoli-Bari. I ricorsi sono stati presentati, le commissioni decideranno, ma dal giorno dopo l'obiettivo deve essere rimettere a posto la situazione. Se il risultato delle primarie sarà confermato, dobbiamo stare tutti con Valeria Valente", ha aggiunto. "Se ci sono stati comportamenti fuori dalle regole occorre provvedere ma senza sparare nel mucchio. Esiste un disegno per screditare le primarie come strumento".
"Il principio del 'chi perde se ne va' non mette in discussione le primarie ma mette in discussione il partito, è successo a Genova con Cofferati e a causa sua abbiamo perso la regione", ha aggiunto. "Chi perde resta nel partito e fa battaglia dentro il partito, come ha detto Cuperlo che ringrazio".
E non mancano risposte sulla propria posizione: "Non sono stato eletto da nessuno? La Costituzione, piccolo particolare, non prevede l'elezione diretta del premier".
Immediata e dura la risposta dell'ex segretario Pierluigi Bersani:"Affermazioni del genere no meritano un commento. Renzi ricordi che noi lo abbiamo fatto l'Ulivo. Noi l'Ulivo lo abbiamo fatto. Se lui è la vera sinistra, noi cosa siamo?". (AGI)