Bruxelles - La Grecia starebbe minacciando di bloccare l'accordo fra Ue e Regno Unito se non riceve garanzie sulle sue frontiere sotto pressione per la crisi dei migranti. E' quanto si apprende mentre sono ancora in corso gli incontri ristretti fra i leader europei prima della ripresa del vertice a Ventotto. La questione della gestione delle frontiere greche e' emersa gia' nella giornata di ieri, quando i capi di Stato e di governo dell'Ue hanno affrontato il dossier immigrazione durante la cena di lavoro.
Il ministro degli Affari europei della Polonia, Konrad Szymansky, ha ammesso a margine dei lavori di oggi che quella delle frontiere elleniche e dei flussi di rifugiati in transito dalla Grecia "e' una questione seria". La Polonia "spera che in questo palazzo possiamo gestirla". La Grecia oggi sta rallentando i lavori del Consiglio e minaccia veti nei negoziati con il Regno Unito in assenza di garanzie sull'apertura delle frontiere con l'ex repubblica jugoslava di Macedonia (si temono barriere anche li') e di non isolamento nella gestione delle frontiere esterne (Turchia e mare). "Abbiamo passato molto tempo ieri per trovare un terreno comune e una risposta paneuropea per il problema del confine greco", ha ammesso Szymansky, che sulla fine dei lavori non si e' sbilanciato. "E' difficile a dirsi se siamo a un metro o a mezzo metro dall'accordo. Siamo vicini, naturalmente, ma non siamo alla fine", ha detto riferendosi al negoziato con i britannici per scongiurare una Brexit, negoziato su cui pesa la questione greca. (AGI)