Firenze - Sulle note di Terra degli Uomini di Jovanotti ha avuto inizio la Leopolda 2016, con lo stesso titolo tratto da un romanzo di Antoine de Saint Exupery. Sul mega schermo alle spalle del palco le immagini delle passate edizioni, quando la Leopolda si chiamava Prossima stazione Italia e il 'compagno di viaggio' di Matteo Renzi era Pippo Civati. E proprio il volto di Civati, che oggi non e' piu' nel Pd, e' comparso accanto a quello di Renzi. Trattenuta a Roma Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme, per occuparsi della legge di Stabilita' . Ma in un post su Twitter ha assicurato che sara' presente nelle giornate a seguire.
Renzi: non siamo una rimpatriata di reduci - "In tanti momenti durante quest'anno ho pensato tra le tante cose, da quelle piccole a quelle grandi, a cosa avrei detto al popolo della Leopolda perche' per me e' tornare a casa. Ma la Leopolda non e' un ricordino, non siamo una rimpatriata di reduci e la domanda che dobbiamo farci e': come e' possibile parlare di cambiamento con il terrorismo e le minacce? Dobbiamo partire da un dato di fatto e cioe' che oggi c'e' qualcuno che vuole distruggere quel che siamo", ha detto Renzi intervenendo dal palco della kermesse. "Dobbiamo sapere che c'e' gente che vuole distruggerci per quel che siamo, di fronte a chi nega il diritto dei bambini di giocare con un pallone dobbiamo ricordarci chi siamo. Non dimentichiamo chi siamo. Combattere per i nostri valori significa essere cittadini e non solo consumatori". "La Leopolda e' una cosa molto strana e tutti voi lo sapete. Decidiamo insieme come gestire questi tre giorni pieni e impegnativo ma molto molto belli", ha aggiunto il premier.
"Chi viene per parlare di correnti stia a casa" - "Chi viene per parlare di correnti, discussioni interne, posti di potere puo' restare a casa. Alla Leopolda sono di casa le idee, i sogni, anche le critiche", aveva scritto il premier in una enews dedicata alla nuova edizione della Leopolda. "Iniziamo stasera quando assieme a Ottavia Soncini e Ciro Buonajuto - due leopoldini che sono impegnati adesso nelle istituzioni - ci raccontiamo cosa e' accaduto dalla Leopolda dell'anno scorso. Come quando ascoltavamo le partite e i conduttori tra un collegamento e l'altro ci ricordavano quello che era accaduto "nel periodo non collegato". Cosa e' successo in quest'anno? Cosa stiamo facendo? Quali risultati.Approfondiremo soprattutto lavoro, economia, legge elettorale, scuola, tasse, flessibilita', cultura e turismo". "Domani i ministri in question time per rispondere alle critiche e alle domande di alcuni ragazzi sul palco. E la consueta sfilata di persone speciali, che non sono vip ma persone che si impegnano nella quotidianita'. Da giorni i quotidiani fanno ipotesi su nomi di possibili partecipanti (il solito giochino: prima si ipotizza un nome a piacere, poi si dice che quel nome ipotizzato non viene, quindi si dice "Eh quest'anno dicono tutti di no"). Ma come sempre la Leopolda non cerca effetti speciali. E non invita persone famose. Magari qualcuno diventa famoso dopo la Leopolda, ma questa e' un'altra storia Domenica il finale". "Tengo molto al profilo culturale e anchealla nostra sana autoironia (faremo il referendum sulle cose migliori e peggiori fatte dal governo ma anche sulle prime pagine piu' ridicole che ci hanno riguardato in questi mesi). La Leopolda e' fatta da persone che credono molto in quello che fanno ma sanno vivere con leggerezza le proprie responsabilita', senza prendersi troppo sul serio", aggiunge, "Sul palco il brano del libro di SaintExupery che da' il titolo alla sesta edizione recita: "Essere uomo vuol dire sentire che, posando la propria pietra si contribuisce a costruire il mondo". (AGI)