L’Aquarius porta ai minimi termini i rapporti tra Francia e Italia, spinge la Spagna a prospettare guai per l’Italia per violazioni del diritto internazionale, ma soprattutto spacca a metà, come una mela, l’Unione in Germania: Merkel contro Seehofer, Cdu contro Csu. Di rado i due partiti fratelli, simili nel nome e da sempre coalizzati nel rispetto di una divisione che è solo geografica (la seconda è bavarese, la prima presente in tutto il resto della Germania), si erano trovati così divisi. Tanto che qualcuno parla apertamente di governo federale messo in pericolo.
L'asse Roma-Berlino
Matteo Salvini è riuscito in tutto questo, con una telefonata, quando si è sentito con il ministro dell’interno Horst Seehofer, Oggi, in un’intervista al Corriere della Sera, riferisce: “Si sta creando un asse italo-tedesco basato su una parola d’rodine fondamentale. Cioè difendere le frontiere esterne”.
Questo significa “difendere il Mediterraneo e dunque anche noi italiani”.
Ma l’asse è con la Germania o con il suo solo ministro? A Berlino Angela Merkel guida dallo scorso febbraio un governo di Grande Coalizione, cui partecipa insieme alle due Unioni anche la Spd. Un accordo raggiunto dopo aver accettato una serie di compromessi, tra i quali anche l’introduzione di un limite al numero degli ingressi. Solo che la Csu intende il tetto come limite massimo, la Spd come indicativo.
Angela apre le braccia
Di recente Merkel, già protagonista due anni fa dell’apertura delle frontiere tedesche a diverse decine di migliaia di profughi siriani, ha espresso l’intenzione di venire maggiormente incontro alle istanze dell’Italia. Ma sulla questione dei migranti i rapporti con Seehofer si sono fatti molto critici.
Tanto che il quotidiano popolare più diffuso di Germania, la Bild, oggi apre con un titolo che non dà adito a dubbi: “Per entrambi adesso è una questione di tutto o niente”. Prosegue il giornale: “Nessuno dei due adesso può fare marcia indietro”, anche se “ieri pomeriggio, in un faccia a faccia, hanno tentato di ricomporre il litigio sulla politica migratoria”.
Uno scontro radicale, un governo che traballa
Di un vero e proprio scontro tra la Cancelliera ed il suo ministro parla anche la Welt, secondo la quale “c’è aria di forte crisi” tra l’una e l’altro, nonostante Volker Kaude, il capogruppo della Cdu, abbla cercato di evitare il dibattito sullo querelle”. “Che toni sono questi”, si sarebbe chiesta Angela Merkel dopo aver saputo della telefonata tra Salvini e Seehofer. Una telefonata, riferisce in nodo distaccato la Frankfurter Allgemeine Zeitung , al termine della quale il ministro dell’interno italiano ha parlato di “piena identità di vedute” con l’omologo tedesco. Sintonia “sulla politica di sicurezza e migratoria” che ha portato “ad un invito a Berlino che sarebbe stato avanzato da Seehofer”.
Insomma, toni più cauti di quanto non sia stato detto in Senato ancora questa mattina da Salvini. Tanto che la Sueddeutsche Zeitung, il principale quotidiano bavarese ed uno dei più importanti del Paese, scrive senza mezzi termini: “Con il suo atteggiamento testardo nella questione degli asili il ministro dell’interno non solo surriscalda gli animi. E irrita i vicini della Germania, ma mette a repentaglio l’intero governo federale”.
Un’ultima annotazione: con una traduzione un po’ libera, il nome Seehofer potrebbe essere tradotto come “gestore di una stazione di transito marino”. Ironia del vocabolario.