Parigi tenta di gettare acqua sul fuoco, ma restano le tensioni con l'Italia per il caso Aquarius dopo che ieri l'Eliseo ha definito "cinica e irresponsabile" la politica del governo Conte e il portavoce di En Marche, l'ha addirittura liquidata come "vomitevole".
Conte annulla il viaggio, dopo Tria e le parole di Salvini
Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha annullato il suo incontro previsto oggi con l'omologo francese Bruno Le Maire, il quale ha espresso "rammarico" e si è augurato si possa tenere presto: sul tavolo c'era il tema delicatissimo della governance europea. E anche il premier Giuseppe Conte ha annullato il suo incontro con Macron previsto per giovedì 14 giugno. "La Francia si scusi o Conte non vada", aveva tuonato Salvini dall'aula del Senato, rimarcando a gran voce che sul piano della solidarietà l'Italia non accetta lezioni da nessuno, nè dalla Francia nè dalla Spagna. E Conte ha dato seguito all'invito.
Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, mercoledì mattina ha convocato alla Farnesina l'ambasciatore francese. Assente da Roma per impegni a Milano, il diplomatico, Christian Masset, ha mandato al suo posto la 'numero 2' della legazione, Claire Anne Raulin. Al termine del colloquio, la Farnesina ha diffuso una nota dai toni inusitatamente duri: Moavero ha definito "inaccettabili" le dichiarazioni usate "anche a livello governativo, a Parigi" e ha evocato il rischio che siano "compromesse le relazioni" tra Italia e Francia: "I toni impiegati sono ingiustificabili", tenuto conto dello sforzo dell'Italia e del fatto che da mesi pubblicamente denuncia l'insostenibilità della situazione e la latitanza dei partner europei.
Moavero ha chiesto a Parigi "le iniziative idonee a sanare" lo strappo. Da Oltralpe è arrivata una nota di poche righe, molto lontana però dalle attese scuse. Il Quai d'Orsay ha ricordato che Parigi è "impegnata nel dialogo e nella cooperazione con Roma" sull'immigrazione ed è "perfettamente consapevole del peso della pressione migratoria sull'Italia e degli sforzi del Paese". Null'altro. Da parte sua Masset, da Milano, ha sottolineato che la relazione fra Italia e Francia è "meravigliosa, solida e forte" e i due Paesi affrontano "sfide comuni, tra le quali l'immigrazione", sulle quali "dobbiamo lavorare insieme e rafforzare questo lavoro comune. è quello che stiamo facendo", ha assicurato Masset.
Un asse contro l'immigrazione irregolare, con Vienna e Berlino
Ma l'Italia non sembra isolata in Europa. Da Berlino, dov'era in visita, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, ha detto che i ministri dell'Interno di Germania, Austria e Italia sono pronti a formare "un'asse" contro l'immigrazione irregolare. Kurz ha parlato dopo un incontro a Berlino con il ministro dell'Interno tedesco, Horst Lorenz Seehofer, il bavarese della Csu, falco nel governo della cancelliera Angela Merkel. Kurz ha parlato di "asse della volontà".
Peraltro Kurz, un popolare che a Vienna governa con l'estrema destra, sta lavorando insieme ad alcuni Paesi europei, tra cui la Danimarca, alla creazione di "centri comuni" destinati ai migranti che non possono pretendere l'asilo dall'Ue o sono stati respinti, centri da creare fuori dai confini dell'Unione. Non è chiaro dove li voglia piazzare, ma la stampa austriaca ha ipotizzato l'Albania.
L'Austria da luglio assume la presidenza di turno dell'Ue e il cancelliere ha rimarcato che si tratta di un'iniziativa nazionale. Già nei giorni scorsi la Commissione europea è stata cauta nei confronti di questa idea, sostenendo che è "preferibile e più efficace" rispetto ai paesi dell'UE agire insieme sulla politica di migrazione, piuttosto che iniziative nazionali. Ma invece i governi, spaventati dal successo elettorale di chi alimenta la paura per acquisire consenso, vanno in ordine sparso.
Non a caso, la cancelliera Angela Merkel, ha invocato ancora oggi una "soluzione europea comune". E il ministro tedesco degli Esteri le ha fatto eco, definendo l'Italia "un pilastro" dell'Ue, che pone un problema meritevole di attenzione e una risposta europea.
"Io oggi ho parlato con il ministro tedesco Horst Seehofer e posso dire che stia nascendo un asse itali-tedesco basato su una parola d'ordine fondamentale", ha detto al Corriere della Sera mercoledì il ministro dell'Interno Salvini, "difendere le froniere esterne. Che significa difendere il Mediterraneo e dunque anche noi italiani".