"Salvini è un leader mondiale, un simbolo" e l'Italia e' "il centro politico del mondo, il laboratorio, come Trump in America e Modi in India". A parlare è Steve Bannon, consulente del presidente Usa nella vittoriosa campagna elettorale del 2016. In un'intervista a Messaggero e Mattino, Bannon, in questi giorni a Roma per lanciare il suo "The Movement", afferma che Salvini, "chiudendo i porti ha dimostrato che si può passare dalle parole ai fatti. Come Trump".
Parole di elogio anche per l'intera compagine governativa giallo-verde. Conte, dice, "è un premier simbolico, un notaio. Grazie a lui avete un governo di unità". In Italia, aggiunge Bannon, "due partiti guidati da due giovani con grandi idee, Salvini e Di Maio, usano le tecnologie moderne in modo dinamico e hanno rottamato i vecchi politici di nord, sud, destra e sinistra, avendo contro tutti. Nessuno sa dove va questo esperimento, però mi impressiona il coraggio politico. Per stare insieme hanno rinunciato alle proposte più glamour. Le multinazionali, la City, la finanza hanno distrutto la classe medio-bassa che in Italia ha cominciato a ribellarsi. Un momento della Storia di cui si parlerà per cent'anni".
Nell'intervista, Bannon non si limita a parlare dell'Italia ma spiega il suo progetto 'populista'. "La nostra - dice - è una libera associazione, un club. Spingeremo per formare un gruppo unico populista al Parlamento europeo. Ma conta di più che i leader populisti, indipendentemente dai partiti, si incontrino prima dei vertici europei per prendere posizioni comuni".
Continua Bannon: il nostro progetto è "portare tutti i populisti sotto lo stesso tetto, dall'Europa agli Stati Uniti al Sud America, Israele, India, Pakistan, Giappone, per rappresentare la gente comune ovunque sia guardata dall'alto in basso e abbandonata alle elite". Ma chi vi finanzia? "Ci risiamo con l'ipocrisia dei media alla Guardian e Economist. Raccolgo dollari dalle persone, in Europa. Non dalla Russia".