No a un governo con i 5 Stelle. No alla fiducia a Luigi Di Maio Premier. Sì alla proposta di mettersi al tavolo insieme e e riscrivere le regole. Ecco come Matteo Renzi risponde a Fabio Fazio, ospite di 'Che Tempo che Fa', ma indirettamente alla lettera-appello del capo politico del Movimento pubblicata dal Corriere delle Sera.
E poco dopo il capo politico del M5s ha risposto via Facebook: "Il pd non riesce a liberarsi di Renzi nonostante l’abbia trascinato al suo minimo storico prendendo una batosta clamorosa".
Ecco cosa ha detto Renzi da Fazio, punto per punto:
L'accordo
Non si può disattendere il voto degli italiani, "non possiamo prenderli in giro" dice Renzi a proposito della possibilità di un accordo tra Pd e M5s. "Abbiamo fatto una campagna elettorale durissima sulla base di proposte specifiche. Non è pensabile ignorare ciò che la gente ci ha detto. Diamo la disponibilità a dire sì alle riforme ma non siamo disponibili alle poltrone. Non siamo disponibili a diventare soci di minoranza della Casaleggio".
"Siamo seri. Chi ha perso le elezioni non può andare al governo. Il Pd ha perso, sette italiani su dieci hanno votato M5s o Lega. Non possiamo con un gioco di palazzo rientrare dalla finestra dopo che abbiamo perso le elezioni. Se sono capaci ci provino Di Maio e Salvini
M5s e Lega
"Ci sono molte più similitudini tra Lega e M5s. Oggi la palla è nelle loro mani. Se loro falliranno" una ipotesi è che "si torni a votare. Farebbero un po' fatica a fare campagna elettorale M5s e Lega, sarebbe uno schiaffo ai cittadini".
Le divisioni nel Pd
"Il Pd deve guardare in faccia la realtà. Deve smettere di litigare al proprio interno. Sono stato massacrato per cinque anni. C'era una opposizione interna che invece di attaccare Salvini attaccava me".
L'appello ai parlamentari M5s
"Stracciate quel contratto: siete dei parlamentari e dovete esercitare la vostra funzione con onore" dice, rivolgendosi ai parlamentari M5s e riferendosi alla scrittura che prevede una multa se non si segue la linea del Movimento.
Italia-Francia 0-1
"L'Italia rischia di perdere colpi. La Francia è diventata il punto di riferimento D'Europa. Io vorrei che si arrivasse a un'architettura istituzionale come quella francese".
Di Maio premier
"Tanto di cappello a chi ha preso il 32% ma non è il 51%. O qualcuno gli regala il 19% ma non venire a chiedere i voti a chi hai accusato di mali di tutta Italia. E' un bene incontrarsi. E' un fatto normale, l'incontro andrebbe fatto in streaming. Ma votare la fiducia ad un governo Di Maio no"
La lettera-appello di Di Maio
La missiva con cui Di Maio lanciava al Pd un "appello" per la realizzazione di un programma di governo, viene così respinta al mittente dall'ex premier ed ex segretario del Pd.
Giovedì prossimo il Partito Democratico riunirà la direzione per decidere. Poi forse ci sarà una consultazione della base del partito, come chiede il segretario reggente, Maurizio Martina. Ma il termine del percorso sembra segnato. Proviamo allora a mettere in colonna le più recenti affermazioni dei due leader. Qui sotto i passaggi salienti della lettera di Di Maio al Corriere della Sera (leggi qui la versione integrale)
Cosa ha scritto Di Maio nella lettera al Corriere
"Lo studio del professor Della Cananea ha individuato i punti in comune tra il nostro programma e il loro e oggi vorrei passare in rassegna i principali e lanciare un appello: realizziamoli per il bene superiore degli italiani!""Sono fiducioso perché sulla carta la carta dei programmi ci sono tanti punti di convergenza che vanno nella direzione di soddisfare le esigenze dei cittadini, nostro unico interesse. Non ci illudiamo che i programmi elettorali abbiano sempre una valenza, ma adesso è il momento di mettere alla prova la politica affinché dimostri che non si tratta solo di parole, ma di obiettivi concreti che si possono tradurre in fatti, con tempi e procedure concordate. Una delle funzioni del Movimento 5 Stelle è proprio questa. I programmi per noi valgono nel momento in cui si dimostra di volerli realizzare". "Se c'è una cosa che possiamo rivendicare con forza è la massima coerenza tra quanto fatto dal giorno dopo il voto e quanto detto in campagna elettorale. Per tre mesi ho girato l'Italia e ho sempre ripetuto che qualora non avessimo ottenuto la maggioranza assoluta avrei proposto ai partiti un contratto vincolante sul programma. Avevo anche ribadito più volte che non avevamo un interlocutore preferito, ma che avremmo parlato con tutti. È quello che stiamo facendo. Il prossimo sarà il governo dei cittadini, non dei partiti".
L'appello prosegue indicando i punti - da lavoro alla lotta alla povertà fino alla revisione del regolamento di Dublino sui migranti e al superamento del fiscal compact "garantendo la continuità dell'Italia nell'Unione europea" - di un "contratto alla tedesca" che "servirà a mettere nero su bianco le azioni immediate per migliorare la qualità della vita degli italiani per interpretare al massimo lo spirito della terza repubblica".
"Ad esempio se si parla di Europa si parla di immigrazione. In comune c’è la revisione del Regolamento di Dublino e l’equa ripartizione dei migranti tra tutti i Paesi dell’Unione Europea. Per gestire i flussi migratori serve anche investire in sicurezza: c’è la comune volontà di aumentare le risorse per la cyber security e l’assunzione immediata di 10.000 nuovi agenti nelle forze dell’ordine. Assumiamoli!""Riteniamo sia necessaria la reintroduzione dell’articolo 18 come «misura ponte», in attesa di una piena realizzazione del reddito di cittadinanza e della riforma dei centri per l’impiego: una flexicurity alla danese che, a regime, consentirà di superare le rigidità dei contratti di lavoro"."Il reddito di cittadinanza risolverebbe entrambi i problemi, estendendo il beneficio a più famiglie e rendendo effettivo il reinserimento lavorativo grazie alla riforma dei centri per l’impiego. Parliamo anche di pensione di cittadinanza per gli anziani. Non lasciamoli indietro. Sul lavoro si può partire dal salario minimo orario, obiettivo condiviso anche dal Pd, stando al loro programma. Oltre a proteggere il lavoro è urgente crearne di nuovo e di qualità, ad esempio con la banca pubblica di investimento per finanziare a tassi agevolati le piccole e medie imprese italiane"."C’è la lotta alla mafia e alla corruzione: loro prevedono meccanismi di prevenzione per l’infiltrazione mafiosa nelle istituzioni. Per noi si può realizzare una riforma complessiva dell’ordinamento penitenziario e con la modifica del 416ter. Senza dimenticare l’estensione dell’agente sotto copertura per i reati di corruzione, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per i condannati in via definitiva e una modifica sostanziale della prescrizione"."Non si tratta di alleanze. Un'alleanza è uno scambio di poltrone, un do ut des di potere. Non ci interessa. Siamo nati per fare altro. Il Movimento 5 Stelle e' la prima forza politica italiana perché ha identità e valori ben precisi, che difendiamo senza compromessi".