"La scelta europeista di Tbilisi non è infatuazione strumentale, ma vocazione radicata nella storia e nei cuori del popolo georgiano". È quanto ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso all'Università di Tbilisi, la più antica di tutto il Caucaso. "Lo stabilimento di questo prestigioso ateneo trae ispirazione dagli ideali di libertà e indipendenza di Ilia Chavchavadze e della sua generazione. Il patriota georgiano, già a metà del XIX secolo, guardava con attenzione ai fermenti che attraversavano l'Europa e, soprattutto, al Risorgimento italiano. E ammirava la figura carismatica di Giuseppe Garibaldi", ha ricordato Mattarella.
Le radici democratiche nella cultura georgiana
"Quest'università ha formato gran parte della classe dirigente del Paese e ne costituisce un simbolo di identità e - al contempo - è espressione della sua vocazione alla apertura. Essa affonda le sue radici in quei valori di democrazia e Stato di diritto che caratterizzano la civiltà europea e che informarono la prima Costituzione repubblicana della Georgia. Un documento molto avanzato che prevedeva una serie di diritti, dal suffragio universale per donne e uomini all'abolizione della pena di morte. Una carta che tutelava le libertà di espressione e di fede, i diritti sociali e quelli delle minoranze. La Costituzione del 1921 ebbe vita non lunga. Ma le sue fondamenta ideali rimangono fonti d'ispirazione".
"La nostra amicizia viene da lontano - ha sostenuto Mattarella -. Risale a prima del Cristianesimo, al tempo dell'imperatore Vespasiano. Avamposto a Oriente dell'Impero romano e millenario corridoio di transito tra Europa e Asia, questa terra è stata, da sempre, meta di viaggiatori dall'Italia". "Italiani e georgiani hanno una naturale affinità. E collaborano con successo nei settori più diversi", ha aggiunto, ricordando che il rapporto non si è mai interrotto, neanche negli anni dell'Urss. "La Georgia è molto presente in Italia, nella memoria, nella simpatia, nel rispetto, nei progetti comuni. Lo stesso avviene qui per il nostro Paese. Nel '68, alcune famiglie georgiane ospitarono i bambini colpiti dal terremoto del Belice", ha ricordato.
La vicinanza dell'Italia
"Agli inizi degli anni '90 fu invece la guerra a sconvolgere la vita dei piccoli georgiani e, per anni, centinaia di bambini colpiti dalle drammatiche conseguenze del conflitto sono stati ospitati da famiglie di Palermo, città che è gemellata con Tbilisi. Dalla loro esperienza, e dal legame che ne deriva, è nata la Scuola italiana di Tbilisi, che oggi puo' vantare una sezione bilingue di successo". "L'incremento dell'insegnamento dell'italiano in quella e in numerose altre scuole georgiane è fra i nostri obiettivi - ha garantito -. Cosi' come l'aumento delle borse di studio per gli universitari. Oltre 300 georgiani hanno potuto, in questi anni, studiare nei nostri atenei, e un accordo siglato proprio ieri consentirà di disporre di ulteriori fondi congiunti".
"Esperti georgiani frequentano corsi di specializzazione presso l'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, con borse di studio offerte dal governo italiano nell'ambito di un programma bilaterale. Dal prossimo autunno, con il coinvolgimento anche di questa Università, avranno luogo nuove iniziative dedicate alle più innovative tecnologie per la protezione e promozione del patrimonio culturale, al quale è dedicato il 2018, anno europeo del patrimonio culturale".
"Il Centro Nazionale per le Ricerche e la Fondazione Shota Rustaveli hanno potenziato il loro piano di ricerche congiunte e la Fondazione Cotec - che mi onoro di presiedere - in collaborazione con la locale Agenzia per l'Innovazione ha lanciato un premio per il miglior innovatore georgiano, che potrà sviluppare la sua intuizione al Kilometro Rosso di Bergamo, uno dei principali distretti per l'innovazione del nostro Paese - ha concluso -. Il nostro Istituto nazionale di fisica nucleare e il Centro nazionale di adroterapia oncologica di Pavia stanno discutendo con l'Istituto Tecnologico della Georgia una collaborazione particolarmente importante, quella per la creazione di un acceleratore di particelle per la cura dei tumori e la ricerca".