In molti si interrogano ancora su quali siano le ragioni che portarono l'ex governatore della Lombardia, Roberto Maroni, a ritirarsi a vita privata senza ricandidarsi per il Pirellone. Uomo con una lunga esperienza di governo, assai apprezzato anche al di fuori del centrodestra, Maroni sembrava una figura perfetta per dare impulso al rilancio del centrodestra in vista delle elezioni politiche. Sono state solo le divergenze con Salvini a spingerlo ad allontanarsi? O si tratta di una ritirata strategica in attesa che ci sia bisogno di lui, magari come candidato di mediazione per cercare nuove alleanze? Del resto era stato lui stesso, dopo aver comunicato la decisione di non ripresentarsi per la guida della Regione, a sottolineare di "essere sempre a disposizione". Se e quando arriverà il suo momento, lo scopriremo nelle prossime, cruciali settimane. Dalle dichiarazioni rilasciate a "Mezz'ora in più", il programma condotto su Rai3 da Lucia Annunziata, si può intuire, se non quali siano i suoi programmi, quale sia la sua posizione di fronte a una congiuntura politica piena di incognite.
"Salvini non butti via quello che abbiamo costruito"
"Salvini è un ragazzo giovane, molto ambizioso e capace, ha una strategia in mente, può aspettare. Gli auguro di diventare il leader di centrodestra, di diventare premier. Mi auguro solo che il patrimonio che io, Bossi, Berlusconi abbiamo costruito, tutto quello a cui abbiamo lavorato in questi anni, non venga buttato via. Salvini ha avuto una grande vittoria elettorale, adesso la trasformi in vittoria politica. Non sia una vittoria di Pirro, dialoghi con tutto il centrodestra".
Governo Lega-M5s missione impossibile
"Tecnicamente" un governo Lega-Cinque Stelle "è possibile con i numeri sì ma penso che sia una missione impossibile e non per chi comanda tra i due, ma per un'incompatibilità tra i due programmi e per le conseguenze che l'alleanza tra Lega e Cinque Stelle avrebbe sulla coalizione di centro destra".
Rosatellum? Meglio il Porcellum
"Io penso che il Porcellum fosse enormemente migliore del Rosatellum, almeno aveva dato la maggioranza di governo".
La strategia di Berlusconi
"Berlusconi punta sulla presidenza del Senato. Quello che lui vuole evitare è che ci sia un governo che esclude Forza Italia e sta lavorando per creare l'unico governo possibile che possa evitare elezioni anticipate in autunno. L'unica possibile soluzione è un governo di larghe intese che faccia due, tre cose, la legge elettorale e la legge di bilancio, ma che veda, in questo governo, Berlusconi e Forza Italia ancora protagonista. Poi si vedrà se riuscirà a riprendere la leadership, e le presidenze delle Camere sono due passaggi importanti ma sono in funzione di quello che avverrà dopo".
E se l'alleanza si rompesse?
"Mi auguro che a Roma ci sia una soluzione che tenga conto di mantenere l'unità della coalizione di centrodestra, lo dico per il buongoverno di Lombardia, Veneto e Liguria. Se ci fosse la rottura dell'alleanza, qualche conseguenza ci sarebbe. Penso sia una cosa utile da evitare. Con la rottura dell'alleanza di centrodestra si tornerebbe a votare in Lombardia. È una questione di coerenza politica e di praticità".