"È stato dichiarato da più parti che il rapporto deficit/Pil al 2,4 non è un tabù". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, rispondendo in conferenza stampa al G20 a chi gli chiede se possa essere messo in discussione alla luce delle richieste dell'Ue. "C'è la volontà di trovare soluzioni. Quello che non è in discussione è il fatto che vengano preservate le riforme del Governo", ha detto.
"Questo Governo sta aprendo un dialogo con formale con la Ue per trovare una soluzione, non attaccandosi a numeri di un tipo o dell'altro. viene sgombrato il campo dalla percezione che questo Governo voglia uscire dall'Europa", anche se il governo "ha detto sin dall'inizio che questa opzione non è in campo", ha aggiunto.
Il governo vuole "andare incontro alle promesse elettorali sulla base di esigenze vere del Paese", ha detto Tria, "non vuole arrivare allo scontro con l'Europa. Nessun governo che volesse andare in questa direzione si metterebbe a discutere del rapporto deficit/Pil". Dalle percezioni che non corrispondono alla direzione del Governo, ha sottolineato, nasce "l'aumento dello spread che non è giustificabile" sulla base dei fondamentali dell'economia.