Anche la Lega aspettava il confronto tra il premier Giuseppe Conte e il presidente della Commissione Ue, Juncker. "Ritoccare qualche decimale non sarà un problema, ma le misure non si toccano", la posizione del partito di via Bellerio. "Il tema non è il muro contro muro sul deficit, su cui c'è sempre stato pieno dialogo. Non difenderemo i numerini ma i cittadini", rilanciano fonti M5s. Segnali che vengono considerati positivi dal ministero dell'Economia.
Dopo il dialogo avviato dal presidente del Consiglio con l'Unione Europea il governo farà il punto lunedì sera in un vertice al quale, oltre al premier e ai due vicepremier, prenderà parte anche il ministro dell'Economia, Giovanni Tria.
Conte si dice soddisfatto dal confronto con Bruxelles: "Ho spiegato ai nostri interlocutori" ha sottolineato "che non intendiamo avviare uno scontro ideologico ma, molto più pragmaticamente, stiamo lavorando per garantire un presente e un futuro migliore agli italiani".
"La nostra manovra è solida"
Ed ancora: "Al presidente Juncker ho detto che la nostra Manovra economica è solida, ben strutturata e gli ho illustrato, punto per punto, il dossier con il piano dettagliato delle nostre riforme, quelle che abbiamo già realizzato in soli 5 mesi di governo e quelle che realizzeremo nelle prossime settimane". La missione a Bruxelles serviva per ottenere un segnale di fiducia.
"Non siamo in guerra con l'Italia", ha rimarcato Juncker. "Accogliamo molto positivamente questo dialogo", la sponda di Merkel mentre il presidente francese Macron si è augurato di poter lavorare insieme con l'Italia "su tutte le soluzioni che permettano all'Europa di fronteggiare le sue sfide odierne".
Oggi sono arrivate le aperture di Salvini per il quale il 2,4% del rapporto deficit/Pil non è intoccabile. "Penso nessuno sia attaccato a quello, se c'è una manovra che fa crescere il Paese può essere il 2,2, il 2.6... non è problema di decimali, è un problema di serietà e concretezza", ha detto il segretario della Lega in un'intervista.
Lega e M5s però non intendono far slittare né 'ridimensionare' le misure contenute nella manovra, nessuna modifica sui fondamentali della legge di bilancio. L'obiettivo è tenere i toni bassi, evitando uno scontro con la Ue. Ma ribadendo la posizione: "E' essenziale - aggiungono fonti M5s - che gli italiani possano trovare lavoro grazie al Reddito di cittadinanza e possano andare in pensione con quota 100. Queste misure e la platea individuata restano uguali".