Il piano anti evasione non penalizza nessuno, ma non può essere smantellato. Un vertice di maggioranza sulla manovra? Ci sarà, probabilmente già lunedì, ma "è stata approvata da tutti i ministri e non deve essere riscritta", anche se possono esserci approfondimenti tecnici. Sui migranti non si scherza e le "speculazioni di basso profilo sono inaccettabili". Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non si è sottratto alle domande dei giornalisti, al termine della sua visita alla tradizionale festa del cioccolato che si svolge a Perugia, dove è stato avvolto dalla folla con richiesta di selfie, domande e strette di mano.
"Qui bisogna fare squadra. Chi non la pensa così è fuori". Il premier prova invece a stringere i bulloni della maggioranza, si dice pronto a rifiniture tecniche della manovra, duramente attaccata da M5s e Italia Viva in questi giorni, ma tiene il punto sulle misure principali e ricorda che in Consiglio dei ministri c'erano i titolari dei dicasteri di tutte le forze che sostengono il governo.
In serata, ospite in tv, ha poi commentato la piazza romana del centrodestra. "Non mi spaventa né mi preoccupa". A cui ha aggiunto, con una battuta: "Anche l'opposizione può dare un contributo, uno stimolo per fare meglio. Se hanno suggerimenti sull'anti-evasione ben volentieri, potremmo valutare positivamente, Salvini ha detto che l'esperto fiscale della Lega è Armando Siri..."
Il futuro del Governo (non dipende dall'Umbria)
Conte, dall'Umbria, regione prossima al voto, ha invitato alla coesione per lavorare e lavorare bene: "Qui bisogna fare squadra e chi non la pensa così è fuori dal Governo". E questo, spiegano fonti di Palazzo Chigi, senza alcun riferimento contingente a singoli ministri o a forze politiche. Il premier ha rimandato al mittente le accuse di chi sostiene che questo sia il governo che ha dato una stangata alle partite Iva, perché l'obiettivo è abbassare le tasse per tutti.
Conte nel suo giro fra gli stand è stato raggiunto dal candidato alla presidenza dell'Umbria, Vincenzo Bianconi, scelto dal patto civico Pd- M5s. Poi spiega che il voto del 27 ottobre in Umbria non può essere un test per il Governo. "Mi raccomando quota 100" gli dice un signore e lui risponde "la manteniamo". "Non molli" lo apostrofa una signora e a chi gli dice: "complimenti" soprattutto perché avete mollato Salvini, risponde con una battuta: "ma ce l'avete tutti con Salvini?".
Cioccolata e ministeri
L'ideatore di Eurochocolate gli ha regalato tante tavolette di cioccolato quanti sono i suoi ministri e ciascuna porta il nome del titolare di un dicastero. "Le porterò in Consiglio dei Ministri". Al suo arrivo, interpellato dai cronisti, Conte ha ricordato che è lui il presidente del Consiglio che ha portato da 30 fino a 65mila l'aliquota al 15% per le partite Iva.
Poi è tornato ancora sul vertice di maggioranza sulla legge di Bilancio, come ha chiesto il Movimento 5 Stelle: "Vorrei ricordare che la manovra è stata approvata salvo intese tecniche", dice e spiega; "nello stesso tempo è stata deliberata, valutata e approvata da tutti i ministri, anche M5S. Non c'è da approvare una manovra. Ci sono approfondimenti tecnici che si possono fare".
La politica sull'immigrazione
Il premier, che rende noto di avere inviato un messaggio a Salvini nei giorni scorsi, quando il segretario della Lega ha avuto un malore, sul tema dei migranti replica in modo secco: "Mani sporche di sangue? Io rispetto sempre gli avversari" tanto è che quando Salvini non è stato bene "gli ho mandato un messaggio dicendogli di recuperare subito".
"Gà mi mancano i tuoi insulti" ha scherzato Conte ma sul tema dei migranti "non si dicano stupidaggini" è questione su cui non si scherza e "le speculazioni di basso profilo non sono accettabili. Chi si è occupato di difendere il buon nome dell'Italia ovunque sono andato, è stato il sottoscritto", ha sottolineato rivendicando una "politica rigorosa" ma anche "orientata alla tutela dei diritti anche dei migranti", benchè "Salvini da questo orecchio non ci sente", ha notato.
L'evasione fiscale
E ancora sulla lotta ai grandi evasori, il premier ha insistito: "Il piano anti evasione non può essere smantellato", serve a recuperare "100 miliardi di risorse, come dicono le statistiche più accreditate e per questo bisogna lavorare". Quindi ha ricordato: "Ho iniziato con un movimento che gridava onestà onestà e continuerà a farlo e tutte le forze politiche devono andare in questa direzione". E in serata ha insistito: "sul carcere ai grandi evasori non indietreggio".