Giornata di disordini venerdì a Montecitorio in vista della votazione sulla manovra. In mattinata la decisione della commissione Bilancio di trasmettere all'assemblea il testo della manovra senza aver proceduto ad alcuna votazione è stata accolta dai banchi del Pd con la richiesta di convocare una conferenza dei capigruppo. Il presidente della camera, Roberto Fico, ha ricordato come si tratti di una modalità prevista dal regolamento e ha fatto notare di aver ampliato i tempi della discussione generale.
Nel pomeriggio, mentre parlava la deputata Silvana Comaroli, il Pd Marco Borghi se l'è presa con Nicola Molteni, cui poco prima si era avvicinato il dem Daniele Marattin. "Riteniamo che sia estremamente grave che ci siano sottosegretari con delega all'Interno che si dimenticano che rappresentano il Governo e si trasformano in capi ultras. Sono inaccettabili perché la presidenza glielo consente", ha denunciato Borghi.
Il deputato dem ha spiegato di aver avvicinato Nicola Molteni per chiedergli di evitare "di insultare un parlamentare. Lo conosco da tempo e lo stimo, gli ho chiesto di evitare certi comportamenti poggiandogli una mano sulla spalla". "Al di là di stigmatizzare ogni parola offensiva da qualsiasi parte provenga, Molteni è anche un deputato, se fosse stato un senatore non avrebbe mai potuto sedere li'", ha risposto il presidente Roberto Fico.