Il Movimento 5 stelle scende in piazza a difesa della storica battaglia contro i vitalizi. E torna a chiedere la modifica della commissione del Senato - giudicata 'parziale' e non super partes - che dovrà decidere sui circa 700 ricorsi di ex parlamentari contro il taglio ai vitalizi, subito a seguito di una delibera, stessa delibera approvata in precedenza dalla Camera. I pentastellati chiamano a raccolta i cittadini sabato 15 febbraio, per una manifestazione a Roma contro "la casta e i privilegi". Il capo reggente Vito Crimi sottolinea: "Non possiamo tornare al Medioevo dei partiti".
Lo scontro sulla commissione Contenziosi
Intanto non si placa la polemica contro i componenti della commissione Contenziosi, con il Senato costretto nuovamente ad intervenire, ribadendo e assicurando l'autonomia dell'organismo. Ma i 5 stelle non mollano, e tornano alla carica: "La vicenda dei vitalizi in Senato è grave, non può essere né negata né sottovalutata. È una battaglia di equità sociale su cui il Movimento 5 stelle ha speso ogni energia. Noi andiamo avanti con la massima determinazione", garantisce il capogruppo a palazzo Madama, Gianluca Perilli.
"La Commissione Contenziosi del Senato è macchiata da un conflitto di interessi, non può giudicare in piena serenità e indipendenza gli oltre 700 ricorsi presentati. L'istituzione Senato deve farsi carico di questo problema molto serio, bisogna ridare credibilità alla Commissione e al procedimento azzerando tutto e cambiando la composizione", afferma Perilli. Ma da palazzo Madama si precisa: "Un organo giurisdizionale come la commissione Contenziosi è autonomo e indipendente. Non può essere sciolto d'autorità, né può interrompere la propria attività in virtù di una deliberazione che al momento non esiste ma è soltanto presunta".
Una "guerra gentile" ancora in corso
Il Questore pentastellato al Senato, Laura Bottici, però non cede, e assicura: "I parlamentari devono essere come tutti i cittadini, continueremo la nostra battaglia, non ci arrenderemo mai". Nel tardo pomeriggio, dopo un tam tam che si è rincorso per l'intera giornata, è Paola Taverna ad annunciare ufficialmente la manifestazione di piazza. Il Movimento 5 stelle, quindi, torna alle origini, quando i pentastellati erano più di lotta che di governo. Anche sul fronte del taglio dei parlamentari, altra storica battaglia dei 5 stelle, il capo politico reggente, Vito Crimi, impegnato martedì mattina in una serie di riunioni, ha assicurato: da qui al 29 marzo, quando si svolgerà il referendum, "il Movimento darà il massimo. Del resto si tratta di una battaglia rispetto alla quale abbiamo costretto a seguirci forze di destra e sinistra".
E Taverna esorta i cittadini ad unirsi a loro contro il ripristino dei vitalizi: "La guerra che abbiamo iniziato dieci anni fa è ancora in corso. Una guerra gentile. Ma pur sempre una guerra! Contro soprusi e privilegi. Contro la casta. Contro chi non si accontenta mai. Adesso la vecchia classe politica si vuole persino tenere i vitalizi, ma noi non ci stiamo", scandisce la vicepresidente del Senato, che dà appuntamento per "sabato 15 febbraio: scendi in piazza con noi, a Roma, per fermare chi vuole riportare in vita questo assurdo privilegio". Una manifestazione per dire "no all'ipotesi di ripristinare i vitalizi per gli ex parlamentari, dopo che una delibera voluta dal M5s li aveva cancellati".