Sinistra divisa in piazza. La manifestazione contro ogni rigurgito fascista e per ribadire i valori democratici della Costituzione italiana non unisce il mondo della sinistra e anzi si rivela un'ulteriore occasione per marcare le differenze. Da una parte la sinistra radicale, i centri sociali e Liberi e Uguali, che manifesteranno sabato a Macerata, dall'altra il Pd e l'Anpi che, invece, sfileranno in un'altra città (Roma o Milano, è ancora in via di definizione).
Dopo la decisione del sindaco di Macerata di vietare le manifestazioni di piazza previste per sabato sia all'Anpi che alla destra e ultra destra di CasaPound - scelta condivisa dal titolare del Viminale Marco Minniti - non si placa la polemica e prosegue lo scontro politico su fascismo, incitamento all'odio e antifascismo.
Durissimo il giudizio del Guardasigilli Andrea Orlando nei confronti di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi: "Si qualificano per quello che sono, degli irresponsabili, dare giustificazione a un comportamento terroristico", quello di Traini che ha sparato e ferito 6 immigrati, "è un modo di sdoganarlo e dargli un valore politico. È un rischio enorme", ha messo in guardia l'esponente del Pd.
Ma Salvini rigetta le accuse e anzi rilancia: "Non abbiamo dato nessuna giustificazione ai fatti di Macerata. Se c'è qualcuno che è irresponsabile nei confronti degli italiani e della pace sociale è il Pd". Per il leader leghista semmai è "irresponsabile questo governo che ha approvato il 'Salvaladri'". Per il segretario del Pd, Matteo Renzi, "qualcuno continua a soffiare sul fuoco, in modo irresponsabile". E ancora: "Noi pensiamo che sia squallido che si discuta dei reati sulla base del colore della pelle di una persona", afferma il leader dem.
Nel giorno in cui Pietro Grasso incontra la madre di Pamela poi si reca in ospedale dai feriti, Liberi e uguali rivolge un appello al premier Paolo Gentiloni affinché venga eliminato il divieto di manifestare sabato a Macerata: "Fascismo e antifascismo non sono in nessun modo paragonabili né possiamo accettare che, in nome di una malintesa responsabilità, torni la teoria degli opposti estremismi", scrivono Civati, Fratoianni e Speranza. Per il leader di Leu "bisogna fare una distinzione tra una manifestazione fascista e una antifascista".
Certo, ammette Grasso, "c'è preoccupazione per una tensione che si coglie nel Paese. Possiamo comprendere che ci sia paura, ma questa non va cavalcata. Bisogna spiegare alla popolazione che ci sono esseri umani che hanno diritto all'accoglienza e che la violenza non è mai giustificabile. Chi semina odio, raccoglie violenza". Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti invita a "evitare che il tema della sicurezza diventi un ring su cui si misurano parole, che possono diventare poi azioni terribili e illegali".
In serata il vicesegretario dem, Maurizio Martina, conferma la volontà del Pd di sfilare contro il fascismo: "L'Anpi e le associazioni promotrici dell'appello 'Mai più fascismi' definiranno nelle prossime ore i dettagli per una grande manifestazione nazionale. Il Partito Democratico annuncia fin da ora che sarà presente con convinzione alla mobilitazione e si impegna a promuovere già dai prossimi giorni presenze nei territori per ribadire con forza i valori della Costituzione e del tricolore".