Nessuna intenzione di rivedere la regola del secondo mandato. Lo assicurano fonti qualificate M5s a proposito della norma che prevede per i parlamentari l'obbligo di non candidarsi una volta concluso il secondo mandato da eletto. L'ipotesi non sarebbe nemmeno sul tavolo, assicurano le stesse fonti, definendola una 'fake news' anche se tra i 5 stelle c'è chi non nasconde di essere tentato da tale cambiamento che sarebbe significativo nelle regole pentastellate.
Ciclicamente, il dibattito si è acceso su questa possibilità e qualche mese fa c'era, specie tra i senatori 5 stelle, chi ventilava l'idea di fare degli opportuni distinguo tra gli eletti a livello nazionale e quelli a livello locale. Anche su Facebook la discussione non si placa e gli ex attivisti M5s che si firmano Occupypalco (perchè nel 2014 occuparono il palco di Italia 5 stelle al Circo Massimo per chiedere più democrazia) attaccano così: "Piano piano nel tempo demoliranno tutti i valori per cui molte persone hanno lavorato, permettendo al Movimento ad essere il primo partito in Italia. La verità è figlia del tempo".
"La regola non si tocca", ribadisce Di Maio
Luigi Di Maio, capo politico di M5s, ha sempre sostenuto che tale norma non sarà modificata anche perché l'idea portata avanti dal Movimento delle origini è sempre stata quella di evitare che i 5 stelle possano diventare politici di professione e possano 'affezionarsi' alle poltrone, in primis del Parlamento. E lo ha ribadito su Twitter.
La regola dei due mandati non è mai stata messa in discussione e non si tocca. Né quest'anno, né il prossimo, né mai. Questo è certo come l'alternanza delle stagioni e come il fatto che certi giornalisti, come oggi, continueranno a mentire scrivendo il contrario.
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) 31 dicembre 2018
Il tema comunque non sarebbe al centro del confronto tra Di Maio e l'ex deputato M5s, Alessandro Di Battista, che in queste ore si trovano in 'ritiro' in un luogo top secret vicino a Roma. Anche se è un dato di fatto che per Di Maio, a regole vigenti, questa è l'ultima esperienza da eletto - deputato, ma anche vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. Mentre Di Battista, uno dei volti più amati del Movimento, ha 'saltato un turno' avendo preferito non correre alle ultime elezioni politiche, il 4 marzo scorso, optando per un lungo viaggio in Sudamerica con compagna e figlio.
Conte e Di Battista, un ruolo guida per due
Quindi, secondo i ragionamenti interni a M5s, dovrebbe essere lui l'uomo di punta del prossimo appuntamento elettorale. Anche se, secondo quanto si apprende in ambienti vicini al Movimento, c'è chi guarda con interesse allo stesso premier Giuseppe Conte che con la sua capacità di mediazione attrae sempre maggiori consensi.
Ma sono i tempi a fare la differenza, spiega qualcuno tra i 5 stelle. Se il governo durerà 5 anni, la regola del doppio mandato non sarà messa in discussione - assicurano fonti qualificate - ma se l'esecutivo dovesse 'cadere' dopo le Europee o comunque entro due anni, la possibilità che si riveda questo aspetto non viene esclusa.
Intanto parte la campagna elettorale
Di Maio e Di Battista - che oggi diffonderanno un video sui social per gli auguri di inizio 2019 ai loro elettori - in questi due giorni insieme fanno il punto sulla situazione politica e sulle strategie di governo e per le prossime europee. Chi è molto vicino ai due sostiene che non ci sarebbe tra loro nessuna rivalità e che 'Dibba' non avrebbe alcuna intenzione di ricoprire incarichi di governo. Mentre i due - questo l'auspicio di Di Maio - dovrebbero fare campagna elettorale fianco a fianco per le elezioni Europee del 26 maggio.