La crisi di governo, che con ogni probabilità, si aprirà domani, sarà gestita collegialmente: è stata infatti accolta la richiesta formulata dai deputati di coinvolgere in tutte le prossime mosse i capigruppo M5s di tutte le commissioni parlamentari. È quanto apprende l'AGI al termine dell'assemblea dei gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle secondo cui M5s segue il suo capo politico e caldeggia il dialogo parlamentare.
Oggi non si è parlato di alleanza nè si sono formulate ipotesi su nuovi esecutivi durante l'assemblea dei gruppi parlamentari del Movimento, riuniti a Montecitorio. A Luigi Di Maio è stato riconosciuto, viene riferito, nel corso degli interventi - mai così numerosi come oggi - di non aver dato alcun pretesto al leader della Lega per arrivare al punto di caduta di una crisi in pieno agosto. La decisione, ribadita, è quella di attendere che cosa dirà, nelle sue comunicazioni in Senato, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Solo allora i pentastellati stabiliranno se presentare o meno una risoluzione per arrivare a un voto in Aula. Documento che si sta, in ogni caso, predisponendo e che darà pieno appoggio a Conte.
Se chiudere con Salvini significhi chiudere con tutta la Lega è una delle questioni che sarebbero state poste durante il confronto, durato oltre tre ore. E per gran parte dei deputati e dei senatori non può che essere così. Nel frattempo, si confida nel presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e si punta agli obiettivi che il Movimento vuole perseguire. Si parla di temi, nella consapevolezza che, essendo la forza di maggioranza relativa, il Movimento è in condizione di dare le carte e chiedere agli altri partiti se ci stanno a portare avanti un programma preciso, non un contrattino sterile, ma dettagliato e chiaro.
"Molti leghisti mi hanno scritto che non sapevano nulla"
"La Lega ha ancora depositata la mozione di sfiducia al Governo e Salvini ha aumentato il livello di attacco nei nostri confronti, ha bisogno di parlare di noi per fare notizia, è disperato. Spero che nella Lega si apra un dibattito sul disastro che ha compiuto in pochi giorni e in totale autonomia Salvini", ha detto oggi Di Maio ai deputati e ai senatori che hanno tributato un applauso a Conte quando il capo politico lo ha citato: "Quello che vi chiedo di condividere oggi è prima di tutto la piena fiducia nel discorso che farà Conte. Giuseppe non merita di essere trattato come in questi giorni. E neanche di essere accusato di trame segrete. È un uomo di una rettitudine che non ho mai visto in nessuno", ha sottolineato Di Maio.
"Ho visto che alcuni stanno già facendo proposte a mezzo stampa su aperture ad altre forze politiche. Secondo me è profondamente sbagliato. Noi dobbiamo affidarci al Presidente della Repubblica e al percorso istituzionale che vorrà delineare", ha poi ribadito ed ha bacchettato la gestione con cui Salvini ha deciso di 'rompere': "Non si sa che cosa sia successo tra un mojito e l'altro. Hanno aperto una crisi in spiaggia, noi la stiamo portando in Parlamento perché è il luogo democratico dove dibattere. E ancora: "Molti leghisti mi hanno scritto 'Non sapevamo nulla. È colpa di Salvin e lo si vede anche da alcune interviste rilasciate da altri esponenti leghisti".
La possibilità di votare una delegazione più ampia che affianchi Di Maio
A palazzo Madama, dopo l'assemblea congiunta dei gruppi parlamentari con Di Maio, si è anche discusso, in una riunione dei senatori, della possibilità di votare una delegazione più ampia, rispetto ai presidenti di commissione, che possa affiancare il capo politico durante la gestione della crisi.
Il dibattito, si apprende, è nato dalla richiesta di chi, non avendo incarichi istituzionali, ha espresso la volontà di poter offrire il proprio contributo alle decisioni da assumere. Sulla questione, alla fine, non è stato espresso alcun voto. Ma, viene riferito da alcune fonti all'Agi, il tema resta e può tornare al centro del confronto interno.