Romano Prodi non voterà Pd. E già questa, di per sé, sarebbe una notizia. Ma l'ex presidente del Consiglio ed ex leader del centrosinistra è andato oltre, annunciando che la sua scelta cadrà su 'Insieme'. Ma che cosa è insieme, e chi raccoglie?
La lista è stata presentata a dicembre 2017 da Riccardo Nencini, Luana Zanella, Angelo Bonelli e Giulio Santagata. Nomi che bastano a capire che sotto la scritta rossa su fondo bianco sono raccolti Verdi, Socialisti Italiani e Area Civica, un movimento che raggruppa le anime vicine, per l'appunto, a Prodi.
Nel simbolo, che riporta quelli di tutti i movimenti. è forte il richiamo europeista, ma anche all’Ulivo (ancora Prodi) con un ramoscello dietro la scritta centrale e sotto la dicitura 'Italia Europa'.
Dove vuole arrivare
Il 4 marzo Insieme correrà nella coalizione di centrosinistra assieme al Partito Democratico, alla Lista Popolare e a +Europa, la lista di Emma Bonino.
Con il Rosatellum, per poter eleggere propri candidati dalle liste della parte proporzionale, Insieme dovrà raggiungere almeno il 3% dei voti su base nazionale. Ma un altro traguardo importante è quello dell’1%: sotto questa percentuale ogni voto preso non viene poi conteggiato nel computo totale della coalizione. Se la lista supererà il 3% eleggerà di sicuro dei parlamentari, ma se si piazzerà tra l’1% e il 2,99% invece non avrà alcun seggio e la sua percentuale sarà distribuita in maniera proporzionale tra le liste della coalizione che hanno superato la soglia di sbarramento. Sotto l’1% invece nessun voto ottenuto sarà conteggiato per la coalizione.
Perché Prodi la sostiene (un po' di dietrologia)
La scelta di Prodi quindi, oltre ai richiami simbolici anche espliciti, potrebbe essere una mossa per accreditare Insieme e farle superare la soglia fatidica dell'1%. Tenendo però d'occhio il cosiddetto 'effetto Bonino': quell'inatteso (per gli strateghi) consenso di cui gode +Europa che potrebbe portarlo a incassare oltre il 3% e a diventare una forza parlamentare con la forza dei voti degli 'scontenti' del Pd non abbastanza delusi da confluire in Leu.
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Ma ideologicamente, cosa di porta dietro la lista Insieme? Un’aggregazione civica, ecologista, progressista e riformista, nel solco del centrosinistra, che ricorda vagamente il progett "Il girasole" creato da socialisti e verdi nel 2001 a sostegno dell'Ulivo di Francesco Rutelli. La longa manus di Prodi era però già visibile a dicembre con la presenza alla presentazione della lista di Giulio Santagata, ex ministro dell'attuazione del programma nel secondo Governo Prodi.