Il centrodestra punta sul tema della sicurezza. Silvio Berlusconi garantisce: "nessuna tolleranza contro chi usa la violenza", mentre Matteo Salvini rilancia la legittima difesa e spiega di non avere dubbi su cosa fare qualora un ladro entri in casa sua di notte con i figli che dormono: "Se avessi una pistola la userei".
Dopo i fatti di Macerata e gli scontri di Piacenza, e dopo l'ultimo fatto di cronaca, sabato sera, con protagonista un commerciante che spara la ladro, la campagna elettorale dei leader dei partiti di centrodestra si concentra tutta sul tema della sicurezza, con parole dure e l'avviso di tolleranza zero. Ma restano le distanze sulla premiership: Giorgia Meloni rivendica il ruolo, Salvini punta al 20% per la Lega e annuncia che sta già lavorando a definire "dove mettere chi e a fare cosa", incassando l'endorsement di Roberto Maroni: "Io premier? No, se vince la Lega sarà Salvini".
Con l'avvicinarsi della data del voto sia Berlusconi che Salvini 'irrigidiscono' le posizioni su alcuni temi: il Cavaliere, ad esempio, punta il dito contro la legge sulle unioni civili e annuncia che, una volta al governo, sarà abolita. Salvini torna sulla questione immigrazione, e insiste: "è folle negare che un'immigrazione fuori controllo porti caos e problemi. Limitare l'immigrazione è un dovere non solo verso gli italiani, ma anche verso i tanti immigrati regolari".
Quindi, sulla legittima difesa aggiunge: "La difesa, nel Paese che ho in mente, è sempre legittima. Cambieremo la legge. Il gioielliere di Napoli ha fatto quello che doveva fare, ha difeso se stesso". D'accordo anche gli alleati, da FdI a Forza Italia: "In questo momento in Italia c'è un fortissimo senso di insicurezza che non viene capito e non viene descritto ma di cui la politica deve farsi carico ed è quello che noi intendiamo fare", ha assicurato Deborah Bergamini. "Quella sulla legittima difesa crediamo sia una legge da migliorare perchè cosi' come è stata licenziata non è in grado di garantire un diritto per noi fondamentale e che va riconosciuto ai cittadini".
Infine, per Salvini è esclusa qualsiasi ipotesi di larghe intese: "Non esiste. Il voto alla Lega è una garanzia anti-inciucio" e dà appuntamento per il 24 febbraio a Milano alla manifestazione della Lega. Per Salvini, quindi, qualora nessuno dovesse vincere le elezioni, è un casino. Si va al voto finchè le elezioni non daranno una maggioranza a qualcuno, ma io credo che la gente sceglierà una maggioranza".