Rottamato il verde padano per il blu "governativo", nuova rivoluzione simbolica nella Lega di Matteo Salvini. Da qualche settimana, nella comunicazione ufficiale del partito e sui social del ministro dell'Interno, è utilizzato il Tricolore come simbolo o logo affiancato agli slogan, a sostegno di testi e messaggi. Esemplare la comunicazione attorno al decreto sicurezza a immigrazione: di fianco al titolo, con l'hashtag 'decreto Salvini', in tutti i cartelli preparati dallo staff comunicazione che affianca Salvini, coordinato da Luca Morisi, compare il "simbolo" del decreto, ovvero uno scudo azzurro e blu, nella parte inferiore, verde-bianco-rosso in quella inferiore.
I colori della bandiera italiana poi sono utilizzati come cornice di tutti i cartelli. Così come nei tweet dallo stesso Salvini. Il cambiamento non è solo formale ma significativo, segno che la transizione verso il Partito-Patria, nazionale e sovranista è ormai compiuta. Ancora piu' significativo se si rammenta che la trasformazione arriva dopo oltre vent'anni di battaglie di partito contro il Tricolore, al grido di 'Padania libera'.
Oltre alla fase propriamente secessionista (1996-98), il Movimento fondato da Umberto Bossi nel febbraio del 1991, di cui Salvini fa parte almeno fin dal 1993, ha una lunga storia di attacchi feroci, fino all'insulto, contro la Patria e sui simboli. Bossi fu accusato di vilipendio per aver detto 'Con il Tricolore mi ci pulisco il culo' durante un comizio del 26 luglio del 1997 a Cabiate, in provincia di Como.
Senza arrivare a questi eccessi, Salvini - che, giovane consigliere comunale a Milano, si rifiutò di stringere la mano al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 1999 - era uso indossare la maglia 'Padania is not Italy' e rivendicare con orgoglio di non tifare la nazionale di calcio italiana.
In tempi più recenti, nell'ottobre del 2011, in un'intervista alla 'Zanzara', confermo': "Il Tricolore non mi rappresenta, non la sento come la mia bandiera". Ma dall'arrivo alla guida del partito nel dicembre del 2013, Salvini ha avviato un percorso che ha portato alla trasformazione del Movimento 'nordista' in un nuovo partito sovranista sul modello delle formazioni euroscettiche nazionaliste europee, come quella di Marine Le Pen in Francia.