Momento "storico" per la Lega e per Matteo Salvini, che ha vinto la "sfida" di far diventare il Carroccio che fu di Umberto Bossi un partito nazionale. È Giancarlo Giorgetti, l'uomo delle mediazioni, a dare la prima analisi ufficiale dell'esito delle politiche, quando ancora il segretario leghista attende risultati più definiti. Se fossero confermate le proiezioni, difficilmente la coalizione di centrodestra raggiungerebbe il 40 per cento necessario per avere una maggioranza autosufficiente.
"Un momento storico"
Il tema che i numeri al momento sollevano è come la Lega utilizzerà i suoi voti e soprattutto se Salvini sarà disponibile a eventuali aperture al Movimento 5 stelle, dato oltre il 30 per cento nelle proiezioni (intese post voto sono state escluse dal 'capitano' leghista nel corso della campagna elettorale). "Parleremo prima coi nostri alleati", ha scandito Giorgetti, che si è presentato in sala stampa insieme all'altro vice segretario, il veronese Lorenzo Fontana. "Sappiamo cosa dobbiamo fare e guardiamo al futuro con serenità e consapevolezza. Credo che la sfida di Matteo Salvini sia stata vinta". "È una grande soddisfazione per la Lega e per Salvini: partivamo dal 4 per cento e le proiezioni ci dicono che siamo al 16-17 per cento, i dati reali forse di più. È un momento storico per la Lega", ha aggiunto.
La mia prima parola: GRAZIE! pic.twitter.com/DRXiWVAHQp
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 4 marzo 2018
In effetti si tratta di un record storico, che supera il massimo mai ottenuto dalla Lega Nord di Bossi, ovvero il 10,2% registrato nell'era post ribaltone alle politiche del 1996. "La mia prima parola: grazie", si è limitato a twittare Salvini in attesa di dati più certi. Nel quartier generale di via Bellerio, il segretario leghista segue lo spoglio nel suo ufficio al primo piano insieme ai più' stretti collaboratori, a Giorgetti, Fontana e al responsabile organizzativo Roberto Calderoli. Mentre si festeggia già per le regionali lombarde. "Mi sembra un buon risultato grazie ai lombardi che hanno partecipato al voto in maniera così massiccia e hanno fatto questa scelta", ha detto il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commentando il primo exit poll della Rai che lo dava in vantaggio (38-42%) su Giorgio Gori (31-35%). "Si prospetta una vittoria storica della Lega in generale e in particolare in Lombardia", ha aggiunto il segretario della Lega lombarda, Paolo Grimoldi. "Gori non pervenuto. Ci aspettiamo la telefonata per riconoscere la sconfitta".