Riunione oggi tra Salvini e i membri del governo della Lega. Non si tratta del primo incontro governativo al Viminale e non era questa l'occasione per fare scelte politiche. Ma il 'conclave' - tenutosi al dicastero dell'Interno e durato quasi quattro ore, proprio alla vigilia della congiunta M5s che si terrà stasera - è servito al vicepremier per fare il punto della situazione, riferisce chi era presente (sottosegretari, ministri e vice ministri) e per far partire 'la fase 2'.
Non c'è nessuna alternativa a questo esecutivo, avrebbe ribadito il segretario della Lega, ma serve - questo il ragionamento secondo quanto apprende l'Agi - una maggiore collegialità da parte del Movimento 5 stelle sulle scelte e sui 'dossier' sul tappeto. Il malessere da parte dello stato maggiore del partito di via Bellerio è legato soprattutto ad un deficit di comunicazione che si è creato tra i due contraenti del contratto. Sottosegretari a cui non è stata data ancora alcuna delega o a cui viene negato di andare in missione. Ma anche agli strappi che i pentastellati compiono e che poi - questa la tesi - è difficile ricomporre.
Per Salvini ora è necessario puntare alla crescita
L'ultimo, viene spiegato, sulla nomina dei vertici del parco del Circeo. E poi ci sono i provvedimenti sul tavolo. E non a caso Salvini ha messo in guardia i partecipanti all'incontro di cominciare già a studiare il Def perchè è "dietro l'angolo" ed è necessario puntare alla crescita, imporre una svolta in ambito economico. Anche oggi Salvini con i suoi, viene ancora riferito, ha difeso il rapporto con Di Maio e il reddito di cittadinanza, una misura - ha ricordato - che è nel programma e che dovrebbe portare a far muovere l'economia.
Ma - il giudizio unanime espresso dai dirigenti leghisti e condiviso dal 'Capitano' - la misura andrà migliorata, è di difficile attuazione, manca dell'aumento dei fondi per i disabili, e quindi in questi due mesi occorrerà lavorarci anche perchè la necessità è quella di dover tenere sotto controllo i conti. Ma l'input di Salvini nel puntare già al Def, è quello di accelerare su misure per la crescita e il lavoro.
Oggi al Viminale ogni partecipante all'incontro ha poi illustrato le proprie priorità e i provvedimenti portati avanti. Il sottosegretario al Lavoro Durigon, per esempio, ha fatto un resoconto su 'quota cento'. Ma la fase due del governo si aprirà soprattutto con uno sguardo all'economia (Salvini oggi ha reagito contro l'affondo del Fondo monetario internazionale), il punto fermo sulla politica dell'immigrazione, la legittima difesa e l'autonomia. Non arretreremo di un millimetro, occorre difendere i nostri cavalli di battaglia, il ragionamento del vicepremier leghisti. In diversi hanno posto il tema anche delle infrastrutture, in particolare sulla Tav.
"Nessuna intenzione di mettere in fibrillazione l'esecutivo"
"Anche sulle leggi del Movimento 5 stelle ci sarebbe da fare un'analisi costi/benefici...", la battuta di un sottosegretario, "nessuna intenzione di mettere in fibrillazione questo governo ma le scelte vanno condivise", il 'leitmotiv', "occorre per evitare fratture superare le incomprensioni", anche quelle sorte riguardanti il capitolo delle nomine.
"Il Movimento 5 stelle soffre perché nei sondaggi la Lega è avanti ma è un errore se qualcuno punta a strappare", dice un altro sottosegretario. Nella riunione si è deciso, secondo quanto si apprende, di costituire dei gruppi di lavoro e di stringere sui provvedimenti in agenda. Non solo legittima difesa e autonomia, ma anche per esempio la riforma tributaria, il 'dossier' sulla distribuzione dei tribunali per area geografica, misure per i piccoli comuni, la semplificazione negli appalti.
Salvini - spiegano altre fonti - ha confermato la volontà di andare avanti con M5s ma l'invito, rivolto anche ai suoi e non solo ai pentastellati, è quello di non tirare troppo la corda. La riunione quindi è servita per stilare una sorta di 'cronoprogramma' e di mettere a fuoco la campagna elettorale per le Europee.