In un’intervista al Corriere della Sera il viceministro dell’Economia Antonio Misiani, del Pd, conferma che le clausole di salvaguardia dell’Iva verranno completamente azzerate perché “così è scritto nella NaDef”, ovvero la Nota di aggiornamento del Def, il Documento di economia e finanza messo a punto nelle ultime ore dal governo.
Certo, nella compagine si è litigato parecchio, ammette il viceministro di via XX Settembre, ma “se facciamo il confronto con le montagne russe dello scorso anno tra Lega e 5 Stelle, non c’è paragone”. Però Misiani conferma che “ci sono delle differenze nella maggioranza” ma che tutti “siamo impegnati a comporre un quadro condiviso, con l’obiettivo di rilanciare gli investimenti e abbassare la pressione fiscale”.
Per cui, per esempio non ci saranno beni che potrebbero subire un incremento e passare ad un’aliquota più alta perché “in vista della prossima manovra non stiamo ragionando di questo, ma di come incentivare l’uso dei pagamenti elettronici per combattere l’evasione fiscale”. Con l’idea, tuttavia, di studiare anche un sistema premiante “sul modello portoghese, con meccanismi di cashback che si tradurrebbero in un’Iva più bassa su acquisti fatti con la moneta elettronica”.
Il punto di partenza “era molto impegnativo”, spiega il viceministro economico, ed era quello “di togliere di mezzo 23 miliardi di euro di clausole di salvaguardia ereditate dal precedente governo, altrimenti dal prossimo gennaio sarebbe aumentata l’Iva”. Ma le clausole ad ogni modo verranno azzerata per gli anni “successivi parzialmente”, anche perché si deve tener conto, spiega il viceministro, che “per il 2021 l’eredità lasciata dal precedente governo è ancora più pesante: 28,7 miliardi” cosicché “il deficit passa da un tendenziale dell’1,4% del Pil a un programmatico del 2,2%”, 0,8 punti in più.
Sul fatto poi che la Commissione europea sia stata generosa e meno rigida del solito sui vincoli, Misiani spiega che “è il frutto del lavoro del ministro Gualtieri, che gode di grande credibilità a Bruxelles”. “Ed è la dimostrazione" aggiunge "che il muro contro muro caro alla Lega non paga”.
Nella Nota di aggiornamento al Def, spiega Misiani, è stato indicata anche “una strategia per rilanciare la crescita lungo un sentiero di sviluppo sostenibile”. Misiani poi annuncia che “confermiano” anche Reddito di cittadinanza e Quota 100, anche se – poi precisa – “Quota 100 scade nel 2021 e non verrà prorogata, ma studieremo regole di flessibilità per il pensionamento” mentre “il reddito di cittadinanza andrà migliorato alla luce dell’esperienza di questi mesi”.