Stop all’esame del ddl sullo ius soli al Senato per mancanza del numero legale. L’Aula di Palazzo Madama dopo l’ok alla manovra ha iniziato la discussione sul provvedimento con l’esame delle pregiudiziali di costituzionalità. Ma, su richiesta del senatore Roberto Calderoli, il presidente Pietro Grasso ha proceduto alla verifica del numero legale dei presenti in Aula: numero che mancava. Grasso, quindi, ha fissato la nuova seduta a martedì 9 gennaio, alle 17. Di fatto il definitivo stop alla legge in questa legislatura.
Lo ius soli è la legge che prevede di concedere la cittadinanza italiana alle persone nate in Italia o che sono arrivate qui molto presto, alla presenza di alcune condizioni. Lo ius soli è stato approvato dalla Camera lo scorso ottobre e da allora è rimasto bloccato al Senato.
Calderoli: "Grazie a me è definitivamente naufragato"
"Sulla mia pregiudiziale di costituzionalità sullo Ius soli, e sulla mia richiesta di verifica del numero legale, nell'aula del Senato è mancato il numero legale e lo ius soli, come avevo già annunciato ieri, è definitamente naufragato" ha esultato afferma il senatore Roberto Calderoli, vice presidente del Senato, che aggiunge: "Colpito e affondato. Morto e sepolto. Per me è una grande vittoria, perché sono stato io in questi due anni e mezzo, con le mie decine di migliaia di emendamenti, a bloccare in commissione e poi in Aula questa assurda e inutile proposta di legge che serviva solo a regalare un milione di nuovi voti al Pd. E ora tutti quelli che a sinistra fingevano di digiunare per lo Ius soli, saltando il pranzo ma non la cena, possono anche tornare a mangiare, anche se temo che il panettone stavolta gli andrà di traverso".
Gasparri: "Abbiamo sconfitto l'ultimo tentativo di introdurlo"
Sulla stessa linea il senatore Maurizio Gasparri: "Abbiamo sconfitto l'ultimo tentativo di introdurre la folle legge sullo ius soli che, dopo la votazione della legge di bilancio, alcuni gruppi di sinistra avrebbero voluto approvare in fretta e furia. Gli emendamenti che abbiamo proposto, ma soprattutto la mancanza del numero legale in Aula, hanno fatto naufragare questo tentativo. Da un lato sollecitavano una legge assurda. Dall'altro, erano già partiti con i trolley per le vacanze".
Unicef: "Basta ipocrisie, non approveranno la legge"
"Doveva essere un gesto di civiltà come qualcuno ha detto tempo fa invece si chiude nel modo più incivile possibile, lo ius soli non verrà approvato, basta ipocrisie elettorali". Lo dichiara Andrea Iacomini, portavoce dell'Unicef Italia. "È un atteggiamento davvero inaccettabile - ha aggiunto - quando si tratta di bambini e ragazzi. L'Italia ha violato l'art.2 della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza in materia di non discriminazione, è un dato di fatto malgrado le continue raccomandazioni dei Comitati Onu".
"In tanti però - osserva il portavoce di Unicef Italia - si sono spesi per questa causa. Esiste una buona Italia che come sempre sopperirà alle assurdità dei calcoli elettorali. Saranno quei cittadini della società civile e delle associazioni che continueranno a lavorare seriamente ogni giorno per arginare i danni di questo ennesimo scempio parlamentare e faranno capire a questi 800mila minori quanto essi contino per gli adulti responsabili del Paese. È una brutta pagina della nostra storia repubblicana quella che si consumerà allo sciogliersi delle Camere dopo natale che sul tema della cittadinanza si ripete tristemente oramai da dieci anni. Siamo indignati".