L’addio di Matteo Renzi al Partito democratico ha sorpreso praticamente tutti, soprattutto per le tempistiche scelte dall'ex premier per l'annuncio. Un disorientamento e una sorpresa che emergono anche dalla misurazione della ‘sentiment’ degli utenti su Twitter: solitamente l’audience risulta molto più polarizzata, ma in questo caso la differenza tra sentiment negativa (47%) e positiva (33%) non è particolarmente ampia. Anche il 20% di commenti neutrali rappresenta un elemento inconsueto su una piattaforma dove, solitamente, a proposito di temi così coinvolgenti le posizioni tendono ad essere nette ed assertive. È quanto emerge dal 'Social Week Report' realizzato da Agi in collaborazione con KPI6.
Approfondendo l’analisi sulla suddivisione qualitativa delle emozioni presenti nei tweet degli utenti la gioia tocca un picco del 20%, un record, che unito all’ammirazione (11%) raggiungono oltre il 30% di emozioni positive. La disapprovazione, l’odio e la paura si attestano nel 60% dei commenti degli utenti, registrando anche in questo caso un fortissimo ridimensionamento rispetto ai monitoraggi effettuati nei mesi precedenti, su argomenti politici molto divisivi.
Vabbè che vi devo dire? Stasera sono contenta, @matteorenzi ha fondato il suo partito e io saprò chi votare.
— Cinzia Arminio#ItaliaViva (@LupoDiPrateria) 17 settembre 2019
Ha la forza e l’intelligenza che si convengono ad un leader e il coraggio che fa vero un uomo.
Grazie #Matteo #VivaLItaliaViva #ItaliaViva #Renzi #scissionepd
Questa prima valutazione su Twitter della scelta di Matteo Renzi confermerebbe un livello di ostilità ridotto rispetto ad avvenimenti altrettanto discussi. Una valutazione che andrà consolidata nei prossimi giorni nel caso questi valori di sentiment ed analisi delle emozioni dovessero trovare conferma.
Complessivamente l’intera vicenda ha generato un volume di commenti e interazioni considerevoli: quasi 77 mila tweet, oltre 111 mila condivisioni, più di 8 mila mention e 6 mila hashtag utilizzati, con un bilanciamento tra donne e uomini a favore di questi ultimi (67% delle conversazioni al maschile). Numeri altissimi.
Interessante notare che stiamo parlando di picchi, con cicli di vita spesso molto brevi: dal 16 al 18 settembre abbiamo il livello massimo delle conversazioni generate, per poi precipitare nei giorni successivi. La politica, i suoi linguaggi, il susseguirsi degli eventi producono continui focus di discussioni.
Tuttavia, la componente unitaria del Partito Democratico è pur sempre viva e presente: in quasi il 10% dei tweet pubblicati dall’audience sono presenti le frasi “Pd unito serve” e “Pd è casa”.
C’è una strada nuova da percorrere. Lo faremo zaino in spalla, passo dopo passo. Offriamo il nostro entusiasmo a chi ci darà una mano ed il nostro rispetto a chi ci criticherà. Ma offriremo soprattutto idee per l’Italia di domani.
— Matteo Renzi (@matteorenzi) September 17, 2019
Ci vediamo alla Leopoldahttps://t.co/yMn0sONvLl
Certamente il tema è di caratura nazionale anche su Twitter, la distribuzione dei commenti infatti è omogenea sull’intera penisola senza predominanze territoriali, e anche questo è un elemento di novità: solitamente assistiamo a polarizzazione su aree geografiche a seconda dei temi (ad esempio di sbarchi ed immigrati su Twitter se ne parla molto più al nord rispetto al sud) e a concentrazioni nelle grosse aree urbane (Milano, Roma). La scissione del Pd invece ha interessato indistintamente user in tutta Italia, compresa la Sardegna, speso meno attiva nei grossi volumi di conversazioni.
Teresa Bellanova nuova “influencer” renziana
La capo delegazione al Governo sarà Teresa Bellanova. Scelta che non passa inosservata in rete: il suo account infatti è menzionato più di 2.800 volte: della serie, ti aspetti Boschi, Marattin, o Scalfarotto e invece il neo ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali è già più popolare degli altri tre, sommati.
Bellanova che per quantità di mention si attesta dietro solo a Renzi (24.676) e il Pd (8.214): Italia viva ha trovato la sua influencer.
Stringendo il focus sempre sui contenuti che chiamano in causa i deputati renziani menzionati, vediamo con chiarezza che ad esprimersi è un potenziale elettorato interessato alla nuova proposta politica: “va bene”; “buon lavoro”; “buona fortuna” sono indubbiamente messaggi incoraggianti ripetuti più volte rispetto a commenti ostili e offensivi.
Matteo vs Matteo: vince Salvini col 37% dei retweet
Passando dall’audience, ossia dal vasto pubblico degli utenti che hanno pubblicato contenuti su Matteo Renzi, Italia viva e il Partito democratico, ai politici attivi su Twitter, anche in questo caso notiamo volumi interessanti: 309 tweet pubblicati con quasi 28 mila retweet.
Un minuto di risate con Matteo Renzi: il burattinaio del nuovo governo M5S-PD.
— Giorgia Meloni ن (@GiorgiaMeloni) September 18, 2019
Ecco a chi ha riconsegnato l'Italia il Movimento 5 Stelle... pic.twitter.com/9ZhHUxWTra
Però a parlare di più di Pd e Renzi...non sono né il Pd né Renzi, ma è la Lega (27% dei tweet pubblicati), Fratelli d’Italia (13%), Matteo Salvini (8%). Poi Calenda (5%) e finalmente Matteo Renzi (5%).
L’opposizione quindi si conferma attivissima sui social, al punto che proprio Salvini doppia Renzi per quanto riguarda i retweet: il leader leghista sulla scissione ottiene più del doppio delle condivisioni (37%) rispetto a Renzi stesso (15%). Se aggiungiamo il 10% ottenuto da Giorgia Meloni, e il 5% della Lega, vediamo che il 50% delle condivisioni va al centro-destra, capace di creare contenuti sempre molto ingaggianti e virali su Twitter.
E il Movimento 5 Stelle? In questa fase sembra più interessato a riaffermare i suoi valori fondanti: onestà prima di tutto. Sebbene non figuri nessun appartenente al Movimento tra i top user e tra i maggiori contribuenti su Twitter questa settimana, il tweet più ingaggiante lo ha pubblicato Ignazio Corrao, sul deputato di Forza Italia Diego Sozzani, coinvolto in un’indagine per corruzione e finanziamento illecito ai partiti.La Camera ha detto no all’autorizzazione all'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per Sozzani, grazie ad una cinquantina di franchi tiratori (appartenenti all'area di centrosinistra) protetti dal voto segreto. Corrao non ha perso tempo per darne evidenza, polemicamente.
Italia viva e Forza Italia: facile prevedere ironie e accostamente. E infatti così è stato. Tra il 17 e il 18 settembre si verificato un picco di contenuti comprensivi al loro interno entrambe i nomi dei partiti: quasi 1500 tweet e oltre 2000 condivisioni. 51% di sentiment negativa e un livello di disapprovazione altissimo (66%).
Le tre parole assemblate in una frase più utilizzate sono “Forza Italia viva” presente nel 6% del tweet mentre nel 2% dei contenuti troviamo l’hashtag #ForzaItaliaViva.