L’hacker ‘cattivo’ di Rousseau ha deciso di parlare. Lo ha fatto in poche ore in due interviste. Una 'non autorizzata', stando a quanto scrive la stessa testata. Si tratta del Fatto quotidiano oggi in edicola, giornale al quale l’hacker dice: “Accanimento politico? Assolutamente no, questa è una cosa che vi dovete togliere dalla testa”. Lui è R0gue_0. L’hacker cattivo della Casaleggio Associati, che dice di essere dentro i server da anni, di aver agito indisturbato fino a quando un hacker buono ha deciso di raccontare pubblicamente le falle del sistema di Rousseau (Evariste Galois, si fa chiamare l’latro, lo abbiamo intervistato qui).
“Sono solo affari, non politica” dice al Fatto e aggiunge: “Sono timida, noi donne siamo troppo sveglie, mi potresti mettere nei guai”. “La Casaleggio è un giocattolo, un hobby oramai. Vecchi amici. Prova a domandare loro di me, forse ricordano”. "Dall'attacco ci ho guadagnato".
Io lì' dentro ci sto da anni
L’hacker sembra scherzare durante questa intervista. Quasi prendersi gioco di chi è dall’altra parte. Più ‘seria’, apparentemente, la sua intervista a Wired. Dove non aggiunge molto di più (le due testate hanno titoli assai simili. “ Come ho già detto questi leak sono usciti non per causa loro, ma per l’invidia di un white hat (L’hacker buono, ndr). Certo, i server di Casaleggio hanno fatto il loro dovere sempre egregiamente”. Permetterle (di stare dentro e fare quello che voleva). Interessante il timing delle due interviste. R0gue esce allo scoperto il giorno in cui sparisce l’altro hacker, Evariste Galois, che allo scoperto era uscito qualche giorno fa, prima della comparsa di R0gue.
Quasi un gioco delle parti tra i due, che dicono di odiarsi. Dicono. “Io li dentro ci stavo già" dice a Wired, "e da molto tempo. Ho dato due esempi di tabelle molto diverse solo per fare capire il lasso di tempo, come che gli host violati erano diversi. Se non era per il vostro amico wannabe, che ha voluto mettere il cappello bianco e provare a diventare famoso, non si veniva a conoscenza nemmeno della mia esistenza. Non avreste mai visto nulla, e io sarei rimasto lì indisturbato a continuare gli affari miei. Per tutto questo casino potete dunque ringraziare lui”. Un agire per convenienza che gli ha portato in tasca, dice, 0,3 bitcoin, 900 euro più o meno.
Il garante della privacy apre un'istruttoria
Intenato il garante della privacy ha aperto un'instruttoria contro l'intrusione in Roussea e il leak di dati dai server della Casaleggio, scrive oggi Repubblica. "Gli attacchi al sistema Rousseau hanno svelato falle nella sicurezza del cuore pulsante della democrazia diretta del movimento 5 Stelle" e, come ha ammesso Alessandro Di Battista, il problema della sicurezza di Rousseau "esiste eccome". Ed è un problema che Beppe Grillo e Davide Casaleggio, che restano chiusi in un prudente silenzio, sono chiamati a risolvere al più presto.