Salvini come Silvio Pellico? “Lo ha fatto per poche ore anche nel caso della Diciotti. Poi ricordo che spuntarono le lacrimucce, nel discorso. Aveva paura. È normale che ce l’abbia, l’ha fatta grossa”. Lo afferma il senatore già 5 Stelle Gregorio De Falco in una breve intervista al Corriere della Sera.
Ora però Salvini si vuol far processare e ha chiesto ala sua Lega di votare a favore dell’autorizzazione a procedere, forse, dice ancora De Falco, perché “magari è convinto di prendere il potere assoluto” però ora “basta scappare”, sostiene l’ex grillino espulso, “è già fuggito dalle responsabilità di governo perché non poteva tenere fede alle sciocchezze che aveva promesso, con la complicità dei 5 Stelle”.
Il senatore, che in mattinata aveva pensato di votare contro l’immunità del leader leghista e a favore del suo processo, racconta poi al quotidiano di via Solferino si essersi convinto con il passare delle ore, “del contrario”. Perché? “Troppe forzature”, dice, anche perché “non si può trasformare la Giunta in un palcoscenico politico” seguendo così le sorti della maggioranza, che ha disertato il voto della Giunta per le immunità. Poi aggiunge: “Non ho votato perché voglio tutelare le istituzioni” in quanto “si è fatta un’enorme sceneggiata, con colpi di teatro e boutade varie” tanto più che “già il percorso con cui ci si è arrivati è stato sbagliato”, sostiene De Falco, perché “la Giunta è stata marcata da totale parzialità”.
La dimostrazione sarebbe contenuta nel fatto che proprio il presidente Gasparri “si è assegnato da solo il caso per l’ennesima volta, come già per la nave Diciotti. Cosa completamente inopportuna. E con una relazione che è politica, più che tecnica” assicura il senatore oggi passato al gruppo Misto.