"Nel governo con la Lega si partiva spesso da posizioni distanti e spesso ognuno rimaneva nella sua, mentre ora ci si confronta molto di più. In Consiglio dei ministri parlano tutti: e per me è meglio così, meglio restare in Cdm sei ore come l'altra sera". Lo dice il ministro dell'Ambiente Sergio Costa in un'intervista a 'il Fatto quotidiano', affermando che "questo governo andrà avanti, perché c'è il confronto e chi se ne importa se è ruvido".
Il ministro concentra poi la sua riflessione sulla Campania: a chi gli chiede se alle Regionali il M5s dovrebbe correre con il Pd, Costa risponde che "per vincere bisogna stare assieme, non da soli. Penso che nella situazione campana, oggettivamente difficile, sia necessario includere". E se le venisse chiesto di correre da Governatore? "Vorrei capire con quale idea e con quale progetto. A me non interessa portare voti, ma fare 'polis', costruire un progetto condiviso", dichiara il ministro.
Costa tocca poi le questioni della Terra dei fuochi e dei rifiuti nella Capitale: riguardo al primo tema, rileva che "il Piano di azione non ha dato i suoi frutti" e riferisce che "da alcuni mesi stiamo lavorando con il ministro Lamorgese per colmare quei vuoti e scrivere un nuovo patto con sindaci, polizie locali, comitati e consorzi".
Quanto ai rifiuti a Roma e la soluzione, anche da lui indicata, di una 'discarica temporeanea', "incrociando le dita direi che siamo all'ultimo miglio - conclude - la Regione ha finalmente elaborato le linee guida per il Piano rifiuti che sarà pronto entro metà 2020. E il Comune e la città metropolitana stanno cercando il sito e lavorando alla raccolta differenziata che si era un po' fermata e ora deve ricominciare a correre".