Governo Conte, secondo giorno. Da parte M5S ci si spinge a prevedere già il giuramento per l’ora di pranzo di domani, ma intanto i problemi restano quelli di ieri, sintetizzabili in un nome ed un cognome: Paolo Savona. Non è solo la persona dell’aspirante ministro dell’economia a complicare il quadro, quanto piuttosto i primi segnali di impazienza che giungono da Bruxelles.
Stamane il presidente del Consiglio incaricato si è recato a colloquio con il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Difficile immaginare che abbiano parlato unicamente della solenne promessa fatta da Conte, e cioè arrivare ad un rimborso per i clienti delle banche che sono stati danneggiati dai default. Lo spread sale a 200, qualche commissario europeo scalpita. E pensare che appena 24 ore fa dalle parti di Bruxelles era giunto qualche incoraggiamento. Magari indotto dalle rassicurazioni di Conte: l’Italia resterà ancorata a Unione Europea e Patto Atlantico.
Ad ogni buon conto, dopo un’ora e mezzo di conversazione con Visco, Conte torna a Montecitorio e si vede con Di Maio e Salvini.
Conte, le banche e i risparmiatori da risarcire
"Ieri sera, a seguito delle consultazioni con i rappresentanti delle forze politiche in parlamento, ho incontrato una delegazione di risparmiatori che hanno sofferto per i default di alcune banche. Queste persone, come tante altre, devono essere ascoltate dalle istituzioni”, scrive il presidente del Consiglio incaricato sulla sua pagina di Facebook, di prima mattina. Si tratta di “persone che chiedono giustizia e che il loro risparmio venga tutelato come previsto dalla Costituzione".
“L’Italia non si comporti da irresponsabile”
“Sul governo italiano prima di tutto dobbiamo vedere le proposte politiche concrete, il programma di stabilità (il Documento di Economia e Finanza, ndr) che il governo presentare. Ma il nostro messaggio dalla Commissione è molto chiaro: è importante che l'Italia continui a rispettare politiche macroeconomiche e di bilancio responsabili”. A ribadirlo il vicepresidente della Commissione responsabile per l'Euro, Valdis Dombrovskis, a margine dell'Ecofin, riferendosi al nuovo governo in Italia.
Incontro a tre, su un solo nome
Stamane i principali giornali facevano notare che la maggioranza verde e oro mostra qualche piccola crepa: da parte leghista si nutre qualche sospetto sulla possibilità che si sia già creato un asse tra Sergio Mattarella e Giuseppe Conte. Un’intesa per sopire e troncare le fughe in avanti di Matteo Salvini verso uno scontro con l’Ue.
Anche per questo, dopo aver sentito l’analisi della situazione da parte dei vertici di Palazzo Koch, Conte è tornato a vedersi con Salvi ni e Di Maio.