Un governo di esordienti e giovanissimi, ma anche quello con il minor numero di donne al suo interno dal 2013. Sono alcuni dei dati contenuti nel rapporto AGI/Openpolis sui primi 100 giorni di governo. Il primo e forse più significativo elemento caratterizzante del governo Conte riguarda la sua composizione. Tra gli esecutivi politici che si sono susseguiti dal 1948 ad oggi, mai la percentuale di esordienti era stata così alta. L’89,50% dei ministri indicati da Giuseppe Conte non aveva infatti mai svolto quell’incarico prima, con solo Savona e Moavero Milanesi che avevano nel proprio curriculum precedenti ruoli da ministro.
Età media 46 anni
La novità apportata dal governo giallo-verde è anche anagrafica. Con un’età media sotto ai 50 anni, per la precisione 46 anni, la squadra capitanata da Giuseppe Conte ha segnato una forte linea di demarcazione rispetto agli esecutivi che lo hanno preceduto. Da Letta a Gentiloni, passando per Renzi, le tre squadre di governo che avevano caratterizzato la XVII legislatura superavano tutte i 50 anni di età media.
Ma le donne sono troppo poche
In controtendenza invece sono i numeri sulla parità di genere. Con sole 11 donne tra i ministri, viceministri e sottosegretari, si è registrato di gran lunga il dato più basso dal 2013 a oggi. Il ricambio politico e generazionale testimoniato è stato dovuto principalmente alla novità assoluta dell’alleanza al potere: è infatti la prima volta che il Movimento 5 stelle sale alla guida del paese e, rispetto all’ultima volta che faceva parte di un esecutivo, la Lega ha apportato una vera e propria rivoluzione interna con il passaggio di leadership da Umberto Bossi a Matteo Salvini.