"In Italia le sardine sono più degli squali e sono destinate a vincere". Il finanziere filantropo George Soros parla a Davos e mette anche Italia tra gli esempi di 'nazionalismo' "grande nemico delle società aperte. "Sono giunto a questa conclusione quando ho saputo di questo movimento spontaneo di giovani che si sono rivoltati contro Matteo Salvini, potenziale dittatore italiano", ha detto Soros nella sua consueta cena a margine dei lavori del Wef a Davos. "Questo mi porta a concludere che oggi i giovani possono aver trovato un modo di confrontarsi con la dittatura nazionalista".
Paladino della società aperta e spericolato speculatore (celebre l'attacco alla lira del 1992), il finanziere negli anni è intervenuto negli affari interni di numerose nazioni, dall'Europa dell'Est ai tempi del comunismo al Sudafrica dell'Apartheid. E ha finito per diventare il "Grande burattinaio" di ogni teoria del complotto. Eppure le sue iniziative e le sue idee hanno ben poco di occulto