E alla fine anche il 'punto zero' della tragedia del ponte Morandi viene messo a nudo. La diretta Facebook annunciata da Matteo Salvini si inoltra sempre di più sul luogo della sciagura e la ricognizione del ministro dell'Interno e delle altre autorità porta agli occhi di tutti anche il punto di impatto dove, circondate da una impressionante massa di cemento, sono ammassate quelle che fino a qualche ora fa erano automobili. Accartocciate dall'urto, l'occhio dei telefonini ne inquadra le lamiere, con i segni evidenti della devastazione subita da cose e persone.
Salvini via via si informa con Toti e Bucci sui tempi per la sistemazione degli sfollati - "perché immagino che le case sotto il ponte saranno abbattute" - e presidente della Regione Liguria e sindaco di Genova tornano a perorare la questione degli strumenti normativi e dei relativi fondi a disposizione, per osservare che da questo dipende l'erogazione di un contributo per affitti o la collocazione in nuovi alloggi ("noi abbiamo 800 abitazioni", ricorda Toti).
Il sopralluogo procede e a tratti Salvini si cala anche nei panni del 'regista' della diretta, per esempio quando dice "il cane è perplesso" e segnala a chi cura la ripresa "l'eroe a quattro zampe" che sta per essere calato, insieme al suo conduttore, metri più sotto per proseguire a cercare tracce di eventuali superstiti.
"Poi dicono che non possono andare in spiaggia...", osserva. Un concetto che il ministro dell'Interno riprenderà davanti alle telecamere, nella zona a loro consentita, per ricordare "visto che siamo in agosto, che certe volte i cani, e questi senz'altro, sono meglio di certe persone".
La visita procede: "Non voglio creare problemi", dice ad un tratto Salvini quando si arriva al limite del punto di impatto. "Bestiale", si lascia sfuggire quando si trova proprio sotto l'area dove una volta c'era la campata del ponte, ora davanti a lui: un cratere di cemento e rottami d'auto. "Un conto è vederlo in tv, un conto qui", osserva ancora Salvini.
"Deve essere stato un boato...", dice e nuovamente rivolto all'occhio dello smartphone che lo riprende dice "guarda quel camion là". La mano indica il camion rimasto a pochi centimetri dal baratro, per una zoomata dal basso. La panoramica spazia sullo scenario di desolazione poi è tempo di tornare indietro, e stavolta l'indicazione per la ripresa è al cane da ricognizione che sta per essere riportato alla base e alla coppia di animali che si accingono a sostituirlo. E il primissimo piano per loro è una delle ultime immagini prima che il segnale sia chiuso.