Gaetano Manfredi è il nuovo ministro dell’Università e della Ricerca. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte nella conferenza di fine anno, durante la quale ha spiegato che il ministero dell’Istruzione si dividerà in due con la Scuola da una parte, guidata dalla pentastellata Lucia Azzolina, e la Ricerca dall’altra. I due neoministri prenderanno il posto del dimissionario Lorenzo Fioramonti.
Manfredi, il mondo accademico, lo conosce come le proprie tasche: 55 anni, ingegnere, è dal 2014 rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. In precedenza aveva insegnato per molti anni nella stessa università il corso di Tecnica delle Costruzioni ed era stato a capo della CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università italiane.
Nato il 4 gennaio del 1964 a Ottaviano, in provincia di Napoli, nel 1988 Manfredi sogna di fare il giornalista, ma si laurea con il massimo dei voti in ingegneria proprio alla Federico II. Nello stesso ateneo consegue il dottorato di ricerca in Ingegneria delle Strutture (V ciclo) portando a casa, nel 1994, anche una borsa di studio Post-dottorato per la quale si classifica primo con punti 95-100. Dal 1995 inizia la sua ascesa accademica diventando dapprima ricercatore, poi professore associato, ordinario, direttore del dipartimento di Analisi e progettazione, direttore del dipartimento di ingegneria strutturale, prorettore e, infine, rettore. Ora entrerà in un altro mondo, quello della politica, dove milita già come parlamentare Pd suo fratello Massimiliano.
Manfredi è anche autore o curatore di 9 libri ed oltre 400 lavori scientifici pubblicati su rivista o presentati a congressi nazionali ed internazionali, ha svolto attività di ricerca di tipo teorico e sperimentale in diversi campi. Coordinatore e responsabile di numerosi progetti scientifici finanziati dalla Comunità europea, dal ministero dell'Università e della Ricerca, dal ministero delle Attività Produttive, dal Cnr, dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e da aziende e Centri di ricerca nazionali ed esteri, è anche membro dell'Editorial Board di Journal of Composites for Costructions dell'ASCE (American Society of Civil Engineering), di Structural Concrete, di European Journal of Civil and Environmental Engineering.