Gadget choc e posizioni ultraconservatrici su famiglia e legge 194. A Verona prende il via il tredicesimo Congresso delle famiglie ed è subito polemica.
Ai partecipanti sono distribuiti libri pro vita e un gadget anti-aborto, in gomma, che raffigura un feto di 10 settimane con la scritta 'L'aborto ferma un cuore che batte', sponsor l'associazione 'Notizie pro vita' guidata dal presidente dell'edizione italiana del Congresso, Toni Brandi.
Ma sono soprattutto le posizioni dei relatori a far discutere. In primis, il presidente dell'associazione 'Difendiamo i nostri figli' e organizzatore del Family day, Massimo Gandolfini, che definisce l'aborto “l’uccisione di un bambino in utero", sostiene che "dal 1978 ad oggi sono stati uccisi sei mioni di bambini e salvati solo 200mila".
Gandolfini chiede la "piena applicazione della legge 194", non sufficientemente realizzata nella prima parte quella che "tutela la donna in difficoltà economiche e la gravidanza".
"Tutto il resto è unione civile"
Dello stesso avviso il senatore leghista Simone Pillon, che precisa però di parlare a titolo personale. Mentre il vescovo di Verona, Giuseppe Zenti, al suo arrivo al Congresso, definisce l'aborto un "delitto".
Nella conferenza stampa di metà mattina, il presidente del Congresso mondiale delle famiglie, lo statunitense Brian Brown si dice soddisfatto di come il "movimento pro vita sta crescendo sempre di più in Italia". Con il vicepresidente dell'edizione italiana, Jacopo Coghe, che spiega di condividere le idee di Gandolfini sulla 194 e limita la definizione di famiglia all'unione tra uomo e donna "come sancito dalla Costituzione".
"Tutto il resto è unione civile o altro, non famiglia", sostiene.
Un dibattito sui temi sociali con sullo sfondo quello politico che divide i due partiti al governo, M5s e Lega.
Da una parte i leghisti, che hanno concesso il patrocinio del 'loro' ministero della Famiglia e saranno presenti in massima rappresentanza con il loro leader, Matteo Salvini, oltre ai ministri Marco Bussetti e Lorenzo Fontana.
Dall'altra i pentastellati che hanno ritirato il patrocinio della presidenza del Consiglio e condannato come "nuovo Medioevo" (parole di Luigi Di Maio) l'evento.
In difficile equilibrio tra le due 'anime' del suo partito. peraltro, è anche lo stesso Salvini che già nei giorni scorsi, aveva 'stoppato' una proposta di legge presentata da un deputato del suo partito, Alberto Stefani, che mirava a mettere in atto azioni per disincentivare l'aborto.
Quella sul Congresso mondiale della famiglia, al via oggi a Verona, "è una polemica costruita ad arte dalla sinistra", afferma Salvini.
"Andro' a ribadire la liberta di scelta di tutti e per tutti gli uomini e le donne - prosegue - Le conquiste sociali non si toccano, non si discute sulla revisione del divorzio e dell'aborto e della libertà di scelta per donne e uomini. Si ragiona su aiutare le famiglie italiane, mamme papà coi bimbi e coi nonni, a uscire da una situazione di povertà che a volte dopo la nascita di un figlio ti entra in casa".
Sul fronte M5s, la senatrice catanese Tiziana Drago, disobbedisce alle indicazioni di non prendere parte al convegno impartite dai vertici.
Mentre il sottosegretario alle Pari opportunità, Vincenzo Spadafora, precisa che a Verona si discute di "temi che non saranno mai nell'agenda di governo".
Secondo Luca
Dal canto suo il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, fa sapere che non andra' a Verona "anche perchè non invitato - gli organizzatori poi sosterranno di averlo fatto, insieme a Di Maio - ma non ci spaventa che circolino delle idee", precisa subito dopo.
Unico big leghista presente oggi, Luca Zaia ha preso un po' le distanze, parlando dal palco: "Spero possiate parlare approfonditamente temi della famiglia - ha detto il presidente della Regione Veneto, rivolto agli organizzatori - Mi auguro che qui si possa chiarire una volta per tutte che l'omofobia è una patologia, lo dico da eterosessuale convinto. È fondamentale però che si capisca che gli estremismi non ci portano da nessuna parte. Per parlare della famiglia non bisogna essere in odore di santità lo dico perchè il bigottismo rischia di portarci ad altri 'ismi'", ha aggiunto, rivolgendosi apertamente al vescovo di Verona.
"Questa Regione è una regione aperta. Io sono stato molto attaccato: dalla baggianata di togliere il patrocinio" al congresso, ha detto.
"Ponete temi centrali quali il ruolo della famiglia il ruolo dei bimbi e della donna, io non lo considero Medioevo".
Entrando, il governatore veneto ha ribadito quanto sostenuto nell'intervista al Corriere della sera e cioè che la legge 194, a suo avviso, "non va modificata" e che in Italia esistono delle unioni civili tra persone dello stesso sesso "legalmente" riconosciute.
Viene quindi la volta di Tiziana Drago. A tratti imbarazzata, la senatrice dei 5 stelle. Annunciata dai relatori come la "sorpresa" della mattinata di lavori, Drago ha ammesso: "Ero orientata a non essere presente".
"Pensavo che ci sarebbe stata una impostazione estremista. Poi ho visto dalle dinamiche di questi giorni che gli estremismi sono da entrambe le parti", ha aggiunto.
"Non tutti la pensiamo allo stesso modo"
Drago ha parlato della sua esperienza di "cattolica di formazione, sposata con quattro figli". "Non posso che essere nella direzione della vita", ha aggiunto, ma "sono per il dialogo".
"Oggi sono qui", ha detto. "L'ho voluto fortemente: dobbiamo cercare di trovare dei punti di incontro. Sono presente più per scelta personale. Non è stato semplice. Il M5s non è quella realtà politica che viene delineata e ci sono dei senatori e deputati che hanno apertura verso la famiglia naturale, con l'idea che bisogna tutelare i diritti di tutti in primo luogo i bambini", ha affermato. Nel contratto non sono indicati i temi etici perché "divisivi" tra M5s e Lega, ha spiegato Drago. Ma, ha continuato, io spero che "anche in questo si possano trovare un punto di incontro".
"Le posizione dei 5 stelle sono note ma non ci sono solo quelle", ha aggiunto citando le proposte di legge presentato sulla riduzione Iva alle famiglie. "Non è politichese dire che il reddito aiuta le famiglie", ha sostenuto. "C'è necessità di un progetto" per contrastare la denatalità", ha aggiunto.