Dal conferimento dell'incarico a Carlo Cottarelli a nuove elezioni subito dopo l'estate. È questo il percorso di circa 4 mesi, scandito da diverse tappe istituzionali e previste dalla legge, che sembra delinearsi dopo che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affidato l'incarico a formare il governo all'economista ex spending review e Lega, M5s, Forza Italia e FdI hanno annunciato che non voteranno la fiducia all'esecutivo.
Il governo guidato da Cottarelli, quindi, sarebbe un esecutivo 'sfiduciato', che - come ha spiegato lo stesso premier incaricato - "si dimetterebbe immediatamente e il suo principale compito sarebbe la gestione dell'ordinaria amministrazione e accompagnare il Paese a elezioni dopo il mese di agosto".
Al momento, tuttavia, non è possibile fare una previsione su quando il Capo dello Stato potrebbe sciogliere le Camere una volta dimessosi il governo. Queste le principali tappe dal conferimento dell'incarico fino a nuove elezioni:
L'incarico a Cottarelli
Il presidente della Repubblica conferisce l'incarico. L'incaricato può accettare subito o accettare con riserva, ovvero prendersi alcuni giorni per avviare un confronto con le forze politiche e solo dopo tale confronto sciogliere la riserva. In questo caso, falliti tutti i tentativi di avere un governo politico con una maggioranza politica, Mattarella ha affidato a Carlo Cottarelli l'incarico. L'economista ha accettato con riserva, ma non svolgerà le tradizionali consultazioni con i partiti.
Lista dei ministri
Una volta stilata la lista di ministri il presidente del Consiglio incaricato sale al Quirinale, scioglie la riserva e propone la sua lista al Capo dello Stato che, accoltala in toto o con qualche variazione concordata con il premier, nomina i ministri.
Nuovo governo e giuramento
Il presidente del Consiglio e i ministri giurano nel salone delle Feste al Quirinale.
Primo Cdm
I componenti dell'esecutivo, una volta prestato giuramento al Quirinale, scenderanno a palazzo Chigi dove si svolgerà la cerimonia della campanella, cioè il passaggio di consegne con il premier uscente, e di seguito la prima riunione del Consiglio dei ministri che servirà a nominare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Parlamento vota fiducia (o sfiducia)
Dopo il passaggio di consegne tra il presidente del Consiglio uscente e il nuovo, il neo-premier si riserverà alcune ore per scrivere il discorso programmatico con il quale si presenterà alle Camere per chiedere il voto di fiducia. Vale il principio della 'culla': si chiede per prima la fiducia alla Camera che la volta precedente fu lasciata per ultima. In questo caso si dovrà cominciare dal Senato. Ottenuta la fiducia il governo è in carica e può iniziare la sua attività. Se, come sembra profilarsi, il governo non dovesse ottenere la fiducia, il presidente del Consiglio si recherà al Colle per dimettersi. Lo stesso Cottarelli ha spiegato che, in caso di sfiducia, lo farà "immediatamente".
Scioglimento delle Camere
Lo scioglimento delle Camere, secondo l'articolo 88 della Costituzione, spetta al Presidente della Repubblica, sentiti i presidenti delle Camere stesse. Il decreto presidenziale di scioglimento deve essere controfirmato dal presidente del Consiglio.
Data delle elezioni
La decisione sulla data delle elezioni spetta al governo che la decide con una riunione del Consiglio dei ministri, in un arco temporale fissato dalla carta che va dai 45 ai 70 giorni dopo lo scioglimento. Ma servono almeno circa 60 giorni per consentire tutto lo svolgimento delle necessarie procedure per il voto degli italiani all'estero.
Campagna elettorale
Con lo scioglimento delle Camere parte ufficialmente la campagna elettorale.
Presentazione dei simboli
Vanno depositati al Viminale tra il 44° e il 42° giorno (entro le 16) prima del voto.
Presentazione delle liste dei candidati
Devono essere presentate tra il 35' e il 34' giorno prima del voto.
Comizi elettorali
Per legge, mentre la campagna elettorale politica di fatto è già cominciata, lo svolgimento dei comizi elettorali può svolgersi solo dal 30° giorno prima del voto fino alle 24 ore prima. Questa norma riguarda in particolare gli spazi di affissione e l'autorizzazione all'uso delle piazze e dei luoghi pubblici. Nelle 24 ore prima del voto si deve rispettare il silenzio elettorale.
Sondaggi
È vietata la loro diffusione nei 15 giorni che precedono le elezioni.