"È la chiusura virtuosa di un percorso condiviso con tutti. Mai decreto è stato così tanto accompagnato e studiato come questo sulla sicurezza e l’immigrazione. Ma è giusto che sia così visto che si tratta di un tema importante e rilevante”. Così il ministro dell’interno Matteo Salvini, in una nota diffusa all’indomani dell’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul decreto sicurezza e immigrazione. Un incontro che il vice premier leghista definisce “cordiale e positivo” durante il quale “sono state fatte rifiniture al testo del provvedimento”.
"Con la norma di oggi, un richiedente asilo anche se viene preso a spacciare, a picchiare un carabiniere, a molestare una bambina o a scippare un'anziana, va avanti con la sua domanda di asilo politico, tranquillamente, a spese degli italiani. Con il mio decreto, se viene colto a commettere un reato, verrà convocato in commissione prefettizia, gli viene respinta la domanda, viene portato in un centro per i rimpatri e rispedito a casa. Serve sempre - per l'invio nel cpr - l'ok del magistrato e ci deve essere o la pericolosità sociale stabilita dal questore o una condanna in primo grado". Cosi' Matteo Salvini, Ministro dell'interno, ai microfoni di Giorgio Zanchini a Radio anch'io. A domanda del conduttore il vicepremier ha confermato che la firma del decreto è attesa per oggi.