I senatori M5s voteranno sì alla richiesta del Tribunale dei ministri di Catania di processare il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, per il caso della nave Diciotti. La linea dei 5 Stelle sembra chiara e a confermarla è il capogruppo al Senato, Stefano Patuanelli: sostiene che il ministro dell'Interno sarebbe intenzionato a farsi processare e che questa "sarebbe una soluzione di buon senso. Un comportamento che seguirebbe qualunque ministro 5 stelle", puntualizza. Anche se, secondo quanto viene riferito all'AGI, Salvini non ha ancora preso una decisione.
Tra i parlamentari 5 Stelle - che probabilmente ne parleranno in un'assemblea ad hoc anche se ancora non convocata - c'è chi si evidenzia che "la legge è uguale per tutti". Detto questo, si precisa, "la questione va affrontata con rigore e serietà, sempre".
Salvini da parte sua minimizza dicendo di essere "l'uomo più tranquillo del mondo, nel senso che sto facendo il ministro e sto facendo quello che dovrebbe fare ogni buon italiano: ovvero, difendere i confini, difendere la sicurezza del mio paese. Giudicherà il Senato se sto facendo bene".
Anche i parlamentari 5 stelle, in queste ore, ostentano tranquillità: il problema non sussiste, spiegano da M5s, perché in tanti danno per scontato che Salvini rinuncerà allo 'scudo' dell'immunità. Sviluppo in realtà non così scontato.
Per Matteo Mantero, senatore M5s, è "corretta" la linea 5 stelle sul Sì alla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del ministro leghista, anche se in ogni caso sottolinea che il gruppo pentastellato attende di sentire la relazione dei membri della Giunta di Palazzo Madama. E la Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato avvierà mercoledì prossimo l'esame della domanda di autorizzazione a procedere inviata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania. Poi, come spiega un altro esponente 5 stelle, è "logico" che ci sia un confronto tra i senatori per assumere una decisione formale e definitiva sull'argomento.
Nessun timore di crisi di governo, però, dicono sia da M5s sia dalla Lega. Salvini lo afferma chiaramente: "Abbiamo tanto da fare, tanto da lavorare, tante tasse da abbassare, quindi non ci sono crisi, problemi dietro l'angolo". E in ogni caso si ragiona sul fatto che anche se è Salvini ad essere finito sotto inchiesta, la politica del governo sulla gestione dei migranti è stata sempre rivendicata da tutto l'Esecutivo nel suo insieme.