Forse con il tocco del suo noto sarcasmo, forse davvero impressionato, Mario Monti, ex presidente del consiglio ha analizzato oggi su La Stampa i discorsi di Luigi Di Maio, probabile candidato del Movimento 5 stelle alle prossime politiche, e quello di Matteo Salvini, leader della Lega. al forum Ambrosetti di Cernobbio.
Di Maio? "Ha una compiuta articolazione intellettuale"
Su Di Maio soprattutto il giudizio di Monti appare particolarmente lusinghiero: “"Un raffinato borghese, con una compiuta articolazione intellettuale, mosso dal desiderio di essere e apparire moderato" ha detto l’ex premier. Di Matteo Salvini invece dice: "Ha usato toni moderati rispetto agli standard".
"Annacquatori del calice euroscettico"
Per Monti la carica antisistema di Di Maio e Salvini in quei discorsi è di fatto scemata. “Sarebbe stato bene che li avessero ascoltati gli osservatori internazionali che erano qui nei giorni precedenti. Avrebbero un'idea diversa di quanto accade da noi”, ha detto in un colloquio con Marco Zatterin che li definisce “gli annacquatori del calice euroscettico”.
Di Maio conferma al Corriere: "Vogliamo un'Italia smart"
Perché Di Maio è andato a Cernobbio lo chiarisce lui stesso in un’intervista al Corriere oggi in edicola. “In quella platea c’è anche l’Italia che produce e mi ha fatto piacere trovare un atteggiamento di curiosità e interesse verso le idee e il programma del Movimento 5 stelle” ha detto. Ribadendo quello che è il concetto più sottolineato e ’titolato’ del suo discorso: “Vogliamo che l’Italia diventi una smart nation, cioè un Parse più efficiente, più veloce, che si basa sull’innovazione e sullo sviluppo tecnologico, e tutto questo non possiamo immaginare di farlo senza il contributo di chi, nel nostro Paese, ha idee innovative e produce”. E aggiunge: “Collaboreremo con i portatori di interesse, ma con regole chiare e trasparenza”.