"Cambiamento". La parola chiave del governo gialloverde come ragione fondante del movimento dei gilet gialli. Luigi Di Maio replica a muso duro alla Francia e, su Facebook, rinfaccia all'Eliseo le parole durissime a suo tempo arrivate contro l'attuale esecutivo. E accusa sul fronte caldo dei migranti, un'emergenza, è la tesi del vicepresidente del Consiglio, di fatto provocata anche dalle politiche dei 'cugini' d'Oltralpe.
"La ministra per gli Affari europei Nathalie Loiseau, dopo la mia lettera di ieri mattina ai Gilet Gialli, ha dichiarato: 'La Francia si guarda bene dal dare lezioni all'Italia. Salvini e Di Maio imparino a fare pulizia in casa loro'. Forse si dimentica di quando il suo presidente, Macron, parlando del nostro governo ci aveva paragonato alla lebbra: 'Li vedete crescere come una lebbra, un po' ovunque in Europa, in Paesi in cui credevamo fosse impossibile vederli riapparire'", è l'esordio di Di Maio.
"Quanta ipocrisia. Il popolo francese - assicura il capo politico M5s - chiede il cambiamento e un maggiore ascolto delle loro esigenze. Non posso non condividere questi desideri, né penso di dire nulla di offensivo verso i cittadini francesi".