"Noi siamo pronti". È un messaggio ai partiti e al Paese quello che Luigi Di Maio, capo politico del Movimento, lancia, a metà giornata della kermesse di 'Sum', organizzata a Ivrea in memoria di Gianroberto Casaleggio, quando parla con i giornalisti. Il Movimento, dunque, si sente ai blocchi di partenza per la formazione del nuovo Esecutivo, ma deve aspettare le "evoluzioni", come ha detto lo stesso Di Maio, in corso all'interno di Pd e Lega, ipotetici partner di Governo che, a questo punto, dettano in qualche modo i tempi.
Di Maio giudica le parole del segretario reggente del Pd, Maurizio Martina "un passo avanti" sulla strada del dialogo e 'avverte' Salvini: salire al Quirinale con il solo 17% della Lega o con il 37% della coalizione "non porta alla somma del 51%" che gli consentirebbe una maggioranza autonoma in Parlamento. Il Movimento resta, insomma, centrale. Il contratto di Governo "si può fare con il Pd o con la Lega. Noi siamo pronti". Oggi "io sono molto fiducioso di arrivare ad un contratto di governo, sappiamo che sia da una parte che dall'altra ci sono delle evoluzioni e le attendiamo".
I contatti continuano ad essere in corso sia con la Lega che con il Pd, ma nessun incontro formale, si apprende da fonti qualificate, è stato fissato con i leader dei due schieramenti. Con ogni probabilità, si aspetta che prima vi sia un chiarimento rispetto alle dinamiche interne. Davide Casaleggio anche ieri, a Ivrea, si è tenuto ben lontano dall'attualità politica: "Voi siete molto focalizzati sulla politica, ma il tempo di questa giornata è diverso. Lo sguardo dei giornalisti sicuramente va a Palazzo Chigi" l'associazione Gianroberto Casaleggio ha "un obiettivo culturale", oggi si parla di futuro e di mondo nuovo con una prospettiva a "5-10 anni", ha spiegato.
In platea, diversi parlamentari a 5 Stelle: ci sono quelli di nuovo corso, ma anche chi è alla seconda legislatura. Determinazione, a cominciare dallo stesso leader, nel voler arrivare, al più presto a mettere di nuovo in moto la macchina del Paese, ma anche un po' di ottimismo benché non si dia nulla per scontato, è l'atmosfera che si respira. Un governo, c'è chi osserva 'senza M5s non si può fare. Se non ci si riesce si torna al voto. A noi spiace lasciare in questa situazione il paese, ma alle urne sicuramente non perderemo voti", è il ragionamento. Sull'esito della partita istituzionale nessuno azzarda previsioni: "Siamo ancora al palleggio a fondo campo, sottolinea un osservatore, poi quando meno te lo aspetti capirai se hai creato le condizioni". Il dialogo con Lega c'è ed anche con il Pd è reale, viene assicurato, ma poi c'è chi scherza e chiosa: solo che con il Pd in questa fase devi parlare con tutti e magari di arrivano sette risposte tutte diverse.