Una stagione decisamente al di sotto delle aspettative, con la prospettiva concreta di restare fuori dalla Champions League e uno stadio nuovo ormai ridotto a chimera. Poi la doccia fredda dell'inaspettato e brusco congedo annunciato dai vertici societari alla bandiera Daniele De Rossi. La rabbia dei tifosi romanisti è esplosa negli ultimi giorni in tutta la sua veemenza, complice forse la concomitante vittoria in coppa Italia dei 'cugini' biancocelesti della Lazio, ed è sfociata in proteste plateali, come striscioni e flash-mob per contestare la proprietà americana.
Accanto alle contestazioni piu' 'di pancia', c'è un settore particolare del tifo romanista che si sta coordinando per sollecitare uno sbocco 'istituzionale' alla crisi della As Roma: i politici. Da quando sono stati fondati, i Roma club Montecitorio e Palazzo Madama sono di gran lunga i club di tifosi che vantano più iscritti all'interno dei palazzi istituzionali, e lo stesso premier Giuseppe Conte non fa mistero della sua fede giallorossa, per non citare presidenti del Consiglio del passato come Giulio Andreotti e Massimo D'Alema.
Ebbene, alcuni parlamentari (ed ex-parlamentari) hanno deciso, dopo l'ennesimo flop stagionale e il mancato rinnovo di De Rossi, di passare all'azione, convocando una riunione 'bicamerale' dei club parlamentari a Sant'Ivo alla Sapienza per mercoledì 22 maggio alle 17, per "dare voce alla delusione che attraversa i tifosi giallorossi e promuovere tutte le iniziative, anche istituzionali, per tutelare questa grande passione popolare", stando alla convocazione ufficiale.
All'inedito tentativo - rigorosamente bipartisan - di 'parlamentarizzazione' della crisi romanista hanno già dato la propria adesione, oltre naturalmente al presidente del club Montecitorio Paolo Cento e del Senato Stefano De Lillo, la senatrice Loredana De Petris, l'ex-senatore Gerardo Labellarte, l'ex-sottosegretario Davide Faraone e Fabrizio Cicchitto.